Informazioni Evento

Luogo
NONOSTANTE MARRAS
via Cola di Rienzo, 8 , Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
17/11/2017

ore 18,30

Artisti
Sanna Kannisto
Uffici stampa
MARIA BONMASSAR
Generi
serata - evento

In occasione della settimana di chiusura della mostra personale di Sanna Kannisto, White Space, è in programma venerdì 17 novembre negli spazi di NonostanteMarras a Milano una serata dedicata alla ricerca dell’artista finlandese nel ventennale della sua carriera, in collaborazione con Photo Vogue Festival 2017.

Comunicato stampa

In occasione della settimana di chiusura della mostra personale di Sanna Kannisto, White Space, venerdì 17 novembre 2017 negli spazi di NonostanteMarras si terrà, in collaborazione con Photo Vogue Festival 2017, una serata dedicata all’approfondimento della conoscenza dell’artista finlandese, nel ventennale della sua carriera.

Dalle ore 18.30 Sanna Kannisto accompagnerà il pubblico attraverso la mostra, introducendo focus tematici e scelte tecniche, temi questi che saranno poi approfonditi dalle ore 19.30 con la proiezione di due video realizzati durante le sue ricerche e campagne fotografiche.

A seguire il book signing della pubblicazione in edizione limitata White Space, edito da Metronom Books, che raccoglie un’ampia selezione dei lavori più recenti dell’artista e una conversazione con l’artista e Chiara Bardelli Nonino (Photo Editor, Vogue Italia), Marcella Manni (Metronom) e Patrizia Sardo Marras.

La mostra White Space propone una selezione di lavori dalla serie Fieldwork, realizzata in oltre dieci anni di lavoro, di viaggio e studio nelle foreste del Centro America, insieme a opere più recenti della serie Local Vernacular, realizzate in Finlandia, nella riserva naturale della penisola di Hanko, esposte per la prima volta in Italia.

I video proiettati durante la serata saranno visibili per tutta la durata di Photo Vogue Festival, dal 16 al 19 novembre 2017 in un allestimento inedito nello showroom Marras.

Il lavoro di Sanna Kannisto prende avvio da un interesse verso la rappresentazione della natura, sia in ambito scientifico che in ambito artistico. La foresta tropicale, vissuta in prima persona dall’artista che ha preso parte a numerose spedizioni sul campo, si presenta come il luogo ideale per esplorare le potenzialità e i confini di questa tematica. Così come sono svariate le teorie, i metodi e i concetti di partenza per la conoscenza e la comprensione della natura, così sono i mezzi utilizzati dall’artista, alla ricerca di nuove modalità e possibilità di visione.

Le prime riproduzioni a stampa nei manuali di storia naturale sono accomunate dall’uso dello sfondo bianco, un “white space” appunto, di cui Kannisto fa propria misura, cifra e canone. Bianco è lo sfondo in cui volano i colibrì della serie Act of Flying, bianco è lo sfondo dei ‘teatrini’ che trasformano uno studio fotografico portatile, bianco è lo sfondo per gli uccelli della recente serie Days of Departure (2015).

Su uno sfondo bianco gli oggetti (animali, fiori, piante, uccelli, farfalle…) sono pronti per essere classificati. L’arte, al pari della scienza, cerca di esercitare un controllo sul mondo, ma Kannisto denuncia l’impossibilità di questo processo attraverso una certa componente di assurdità che caratterizza le sue immagini, dove campeggiano improbabili strumenti scientifici, forzature compositive, abbigliamenti inadeguati… l’insieme rompe gli schemi e le aspettative, generando uno scarto, uno spazio aperto alla visione personale dello spettatore.

Dal regno del caos delle foreste pluviali all’osservazione di ambienti naturali più vicini al suo luogo di origine in Finlandia, Sanna Kannisto ha costruito un metodo di lavoro che applica sia nella ricerca sul campo che nell’attività di studio. Con la pratica del ‘prelievo’ studia oggetti, piante, fiori, uccelli avulsi dal loro habitat naturale per rappresentarli all’interno di uno studio fotografico. Infatti per l’artista scienza e fotografia si sono da sempre compenetrate vicendevolmente: “fin da quando la fotografia è stata inventata, è stata messa a servizio della scienza, con l’assunto di un’innata oggettività in comune.”

Lo still life diventa, con un certa dose di sfida verso la natura animata dei soggetti, il canone privilegiato, con palese riferimento agli antichi modelli realizzati nei musei e nelle collezioni di storia naturale e utilizzati a scopo didattico, in cui ogni dettaglio e parte della composizione è accuratamente studiato e realizzato.

L’evento è inserito nel programma della seconda edizione del PhotoVogue Festival (16 – 19 novembre, Milano), la manifestazione interamente dedicata alla fotografia di moda.

Sanna Kannisto

Nata a Hämeenlinna (Finlandia) nel 1974, vive e lavora a Helsinki.

I lavori di Sanna Kannisto sono stati esposti in alcune delle più prestigiose istituzioni artistiche internazionali: Fotomuseum, Winterthur; Finnish Museum of Photography, Helsinki; Museum of Modern Art, New York; Maison Européenne de la Photographie, Parigi; Centre Pompidou, Parigi, Aperture Gallery, New York; il Sørlandets Kunstmuseum, Kristiansand, Norvegia; Le Château d'Eau, Toulouse; Far, Fabbrica Arte Rimini; Fondazione Fotografia, Modena; Museum Villa Rot; Helsinki Contemporary, Helsinki. Nel 2011 la Aperture Foundation di New York pubblica Fieldworks, monografia dedicata al lavoro di Sanna Kannisto, con un saggio di Steve Baker. Nel 2015 ha vinto il Premio di Stato finlandese per la fotografia.

Chiara Bardelli Nonino

Chiara Bardelli Nonino è laureata in Filosofia con una tesi sulla fotografia post-mortem. Dal 2012 è Photo Editor di Vogue Italia; scrive e coordina progetti di fotografia per Vogue.it e per l’Instagram di Vogue Italia e ha co-curato con Alessia Glaviano una serie di mostre tra cui The Female Gaze e FASHION & POLITICS in Vogue Italia per Photo Vogue Festival. Nel suo lavoro di ricerca, si concentra principalmente sulla fotografia contemporanea, contribuendo a progetti curatoriali ed editoriali indipendenti.

Metronom è un’organizzazione che promuove progetti di ricerca e approfondimento sulla cultura visiva contemporanea: attraverso mostre, convegni, progetti di residenza, incontri e pubblicazioni si esplorano i ruoli dell’immagine nella cultura contemporanea. Con la pubblicazione White Space, Metronom inaugura la sua nuova attività editoriale.