Immagini dall’appena terminata Paris Photo. Sotto il segno di Karl Lagerfeld e Patti Smith
Si è chiusa lo scorso 11 novembre la ventunesima edizione di Paris Photo. Ecco le immagini degli stand più belli, tra cui spicca la mostra di Gagosian curata da Patti Smith.
Si è chiusa la ventunesima edizione di Paris Photo, la più importante fiera dedicata alla fotografia che ha riportato ottimi risultati: 64.542 visitatori in cinque giorni, per un 4,1% in più rispetto all’anno scorso. La Nef du Grand Palais ha proposto 189 espositori provenienti da 30 paesi differenti, 29 solo shows di successo, accanto a 12 doppie personali. L’occhio del fotografo, stilista e regista tedesco Karl Lagerfeld era il medium attraverso cui visitare la fiera. Ospite d’onore per l’anno 2017, Lagereld ha di fatto creato un percorso attraverso la fiera, così come una pubblicazione edita da Steidl. “oggi la fotografia”, spiega, “fa parte integrante della mia vita, essa crea un movimento armonioso tra la mia febbre artistica e la mia effervescenza professionale”
LA FOTOGRAFIA SECONDO LAGERFELD
Sono 200 i preferiti di Lagerfeld in fiera, in un progetto che non è un inedito. Già nel 2012, infatti, David Lynch aveva creato un suo personalissimo percorso. Lo spettatore può contemplare le opere dei galleristi e al tempo stesso scoprire l’universo estetico del “curatore” occasionale. I fotografi più talentuosi di questa edizione la rivista francese Telerama sono Susan Meiselas con le sue venticinque foto di spogliarelliste degli anni ‘70 (galleria Danziger), Boris Mikhailov (galleria Suzanne Tarasiève), Paul Graham con la serie «Shimmer of possibility» (Carlieri Gallery), Lise Sarfati con le sue visioni urbane a Los Angeles (Galerie Particulière), Yamamoto Masao (galleria Etherton), Tom Wood (galleria Sit Down), Dana Lixenberg (galleria Grimm).
GRANDI NOMI E STUDENTI IN MOSTRA
Di grande rilievo anche quest’anno il settore PRISMES che, installato nel Salon d’Honneur du Grand Palais, dal 2015 mette in luce e dà spazio ad installazioni imponenti e grandi formati. Suddivisa in tre settori, di cui due “meta-esposizioni”, la mostra presentava fra le altre “Les larmes des choses” (“Le lacrime delle cose”), la collezione privata di Helga De Alvear, curata da Marta Gili, direttrice del museo della fotografia Jeu de Paume.
Il progetto “Carte Blanche” per il sostegno e la promozione dei giovani talenti in collaborazione con Gares & Connexions, ha selezionato, invece, quattro studenti di Fotografia Alexey Shlyk (Belgio George Selley (Londra), Leon Billerbeck (Germania), William Lakin (Middlesex). Tra gli stand più interessanti, la mostra da Gagosian curata da una star del calibro di Patti Smith.
– Silvia Neri
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