Asta 144|145 – Dipinti Antichi e Arte del XIX secolo

Informazioni Evento

Luogo
MINERVA AUCTION - PALAZZO ODESCALCHI
Piazza SS. Apostoli, 80 00187 , Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il

Esposizione: da Venerdì 24 a Lunedì 27 ore 10.00-18.00, Martedì 28 ore 10.00-12.00

Vernissage
28/11/2017

ore 16

Generi
asta

Minerva Auctions presenta l’asta 144|145, dedicata ai Dipinti antichi e all’Arte del XIX secolo.

Comunicato stampa

Minerva Auctions presenta l’asta 144|145, dedicata ai Dipinti antichi e all’Arte del XIX secolo, martedì 28 novembre 2017, alle ore 16.00 nell’importante cornice di Palazzo Odescalchi, a Roma.
Saranno offerti 243 lotti che spaziano dalla pittura antica all’arte dell’Ottocento e dei primi del Novecento.
Tra i dipinti antichi di maggiore impatto visivo si segnala l’Asina di Balaam e l’angelo del fiorentino Jacopo Vignali, una rara e bizzarra iconografia biblica (stima € 50.000-80.000). Fulcro e chiave di lettura dell’opera non è l’angelo dalla delicata bellezza bensì l’animale il cui sguardo, umano e disperato, permette a Balaam una rinascita mistica inaspettata.
La sezione degli Old Masters offre importanti dipinti delle maggiori scuole regionali italiane: da Bologna un’intensa Imposizione del nome al Battista di Giuseppe Marchesi che declina il tema sacro in chiave domestica (stima € 40.000 – 60.000) proveniente da un’antica collezione nobiliare marchigiana, a Siena con la Carità romana di Niccolò Tornioli (stima € 25.000-30.000), tra le più belle interpretazioni del tema classico, erudito e sensuale insieme, a Roma con la monumentale Pietà di Giacinto Brandi di provenienza Altieri e transitata per le vie del collezionismo all’architetto Armando Brasini (stima € 30.000-40.000). Nota agli studi ma riscoperta grazie a questa vendita, la tela mostra la riuscita fusione di istanze idealizzanti e naturalistiche attuata dal Brandi, tra il classicismo di Lanfranco e il verismo di Stanzione. All’ambiente romano si può ascrivere Il Bacio di Giuda di Jacob de Hase, unica opera nota del pittore originario di Anversa ma attivo a Roma e documentato fino al 1634 (stima € 20.000-30.000).
Alla pittura napoletana del Seicento appartengono un’inedita Battaglia tra Turchi e Cristiani di Andrea de Leone (stima € 35.000-50.000), figura di grande spessore e allievo di Aniello Falcone, a cui il dipinto era tradizionalmente attribuito, e un arcigno Ritratto di uomo dalla forte carica espressiva di Salvator Rosa (stima € 9.000-12.000). L’opera, mai passata sul mercato, è databile nel quarto decennio del Seicento e rappresenta una "testaccia" – come le definiva Rosa – che mostra i legami con i modelli formali di Ribera ma se ne distingue per l’eccezionale vena romantica.
Completa la raccolta un nucleo di raffinati okimono giapponesi e una selezione di disegni, tra cui figurano Angeli musicanti di Giovanni Baglione, schizzo preparatorio per il dipinto della Chiesa del Gesù rimosso e poi andato perduto (stima € 1.500-2.500), San Giorgio e la principessa di Raffaello Vanni (stima € 1.500-2.500) ed un pregevole studio per la Predica del Battista di Simone Cantarini, disegnato su ambo i lati del foglio con una piccola annotazione probabilmente autografa (stima € 1.200-2.200).
Ricca di opere di valore anche la sezione di Arte del XIX secolo. Si comincia con una selezione di dipinti toscani Postmacchiaioli provenienti da un’importante collezione privata lombarda, a cominciare da un grande olio di Ludovico Tommasi, Cucitrice (stima € 8.000-14.000), per poi proseguire con Mario Puccini, Pecore al pascolo (stima € 10.000-15.000) e cinque suggestivi paesaggi del livornese Ulvi Liegi, dai suoi tipici colori accesi e pennellate vibranti. Sempre di ambito toscano la piccola tela di Telemaco Signorini Uomo con camicia bianca (stima € 2.000-3.000) e l’intimo Ritratto della seconda moglie di Odoardo Borrani (stima € 2.000-3.000). Una pittura decisa e luminosa è invece quella di Ettore Tito, di cui si presenta “Cavallo Bianco” (stima € 10.000-15.000). Si resta poi in ambito veneto con l’arioso olio su tavola di Pietro Fragiacomo Bragozzi in laguna (stima € 20.000-30.000).
Viene invece dalla XVI Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia del 1928 la grande tela di Antonio Mancini La modellina / Primavera, dal ricco impasto materico (stima € 35.000-50.000). Espressione della pittura giovanile del romano Camillo Innocenti è la grande tela Al Divino Amore, dipinta intorno al 1897 ed esposta per la prima volta a San Pietroburgo nella Prima Esposizione Artistica Italiana di Pittura e Scultura in Pietroburgo l’anno successivo (stima € 50.000-80.000), intensa rappresentazione di un soggetto di genere riletto in chiave moderna, a partire dal taglio fotografico ravvicinato. E’ poi un’affascinante ritratto femminile quello firmato da Domenico Induno con L’alsaziana (stima € 30.000-40.000). Di segno diverso il drammatico La spia del romano Giovanni Costantini, opera dalla forte connotazione antimilitarista (stima € 4.000-5.000).
Per quanto riguarda le opere su carta si segnalano una selezione di gustosi disegni e acquerelli di ambito napoletano, un luminosissimo pastello di Giulio Aristide Sartorio, Campagna romana, del 1908 circa (stima € 6.000-9.000) e due studi di Federico Zandomeneghi, Studio di donne (stima € 5.000-8.000) e Studio per “La Toilette (il ricciolo)”, pastello preparatorio dell’olio impressionista attualmente esposto alla Pinacoteca di Brera a Milano (stima € 10.000-15.000). Per finire, da notare fra le sculture due eleganti marmi di Ettore Ximenes, Busto della Signorina Durante (stima € 3.000-5.000) e Signora X (stima € 2.000-3.000).
Potete partecipare all’asta in diretta, per telefono e su Invaluable e LiveAuctioneers.