Carlo Bertocci – Limax Rebus
“Nella mostra Limax Rebus, concepita ex novo per la personale a Genova, l’artista medita sul tema, anzi l’enigma, della chiocciola. Dodici dipinti a olio su tela (uno è su tavola) e dodici disegni a matita su carta scandiscono il tempo dell’anno nel quale Bertocci ha lavorato a questo progetto.
Comunicato stampa
Le Tre Streghe del Castello (Giovanna, Emanuela e Caterina) e Carlo Bertocci aspettano il pubblico giovedì 30 novembre 2017 a Genova per il vernissage della mostra personale di
Carlo Bertocci - Limax Rebus - L'enigma della chiocciola
che si terrà al Profumificio del Castello, in via Pisa 13
a Genova-Albaro (vicino a piazza Leonardo da Vinci).
L’inaugurazione avverrà a partire dalle ore 18.
Nell’occasione, ci saranno una breve conversazione con l’artista di introduzione a questo suo nuovo ciclo tematico di opere, un brindisi e una degustazione dell’inedita fragranza della Strega del Castello.
La mostra è a cura di Linda Kaiser, in collaborazione con M Gallery Daria Moldovan, Alessio Menesini e Atelier della Strega.
Resterà aperta dal 30 novembre al 20 dicembre 2017, con i seguenti orari: lunedì, ore 15.30-19.30; martedì-sabato, ore 10.00-13.00 e 15.30-19.30.
“Nella mostra Limax Rebus, concepita ex novo per la personale a Genova, l’artista medita sul tema, anzi l’enigma, della chiocciola. Dodici dipinti a olio su tela (uno è su tavola) e dodici disegni a matita su carta scandiscono il tempo dell’anno nel quale Bertocci ha lavorato a questo progetto.
Le ventiquattro opere in totale, come le ore del giorno, sono tutte all’insegna di quel “festina lente” di augustea memoria, che in un ossimoro concentra due concetti antitetici, la velocità e la lentezza. Così l’artista suggerisce una sorta di viaggio con la chiocciola, l’animaletto che ben assume su di sé molteplici aspetti narrativi, allegorici e simbolici. [...] Al pubblico il compito di sciogliere a proprio modo il rebus: l’enigma della chiocciola”.
Linda Kaiser, novembre 2017
Nota biografica
Carlo Bertocci (Castell’Azzara - Grosseto, 1946) tiene la sua prima personale nel 1974 alla Galleria Schema, Firenze, esordendo con opere ancora di impronta concettuale.
Negli anni successivi incomincia a dedicarsi alla pittura di immagine, definendo la sua tavolozza cangiante e interpretando i temi che gli interessano: visioni senza tempo, soggetti rappresentati come miti ed eroi di un passato attuale, quotidianità del presente popolata di bambini e dei loro giochi conoscitivi.
Negli anni ’80 partecipa alle mostre nazionali e internazionali del gruppo della Pittura Colta, dell’Anacronismo e dell’Ipermanierismo, termini con i quali i critici denotano quel ritorno alla pittura che caratterizza il Post Modern.
Dagli anni ’90 si dedica anche alla scultura, realizzando terrecotte, ceramiche e bronzi.