Ho fissato uno sguardo che stava per scomparire

Informazioni Evento

Luogo
STUDIO IPOGEO
Via Carnia, 30 | 20132, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Lunedì – venerdì su appuntamento

Vernissage
01/12/2017

ore 18,30

Curatori
Giulia Carletti, Laura Pessina
Generi
arte contemporanea, inaugurazione, collettiva

Esplorando il confine tra site-specific e installazione e tra opera e suo supporto, Ho fissato uno sguardo che stava per scomparire si propone di indagare ciò che precede la produzione di immagini, e cioè quel modo di osservare la realtà esterna e interna per metterla in mostra e continuare a studiarla.

Comunicato stampa

Milano – dal 1 dicembre 2017 al 12 gennaio 2018 il neonato Studio Ipogeo ​(via Carnia, 30) è lieto di presentare Ho fissato uno sguardo che stava per scomparire​, a cura di Giulia Carletti e Laura Pessina. La mostra collettiva presenta i lavori realizzati dai giovani artisti Federico Catagnoli (Milano, 1988) e Mauro Valsecchi (Milano, 1992).

Esplorando il confine tra site-specific e installazione e tra opera e suo supporto, Ho fissato uno sguardo che stava per scomparire si propone di indagare ciò che precede la produzione di immagini, e cioè quel modo di osservare la realtà esterna e interna per metterla in mostra e continuare a studiarla. Sospendere nel tempo le immagini per poi fissarle diviene, quindi, necessità artistica tramite la pratica creativa individuale. Non si cerca di eternizzare, ma di mettere in luce l’atto stesso del vedere, sia dal punto di vista ottico sia dal punto di vista psichico. Ognuno degli artisti presenterà al pubblico due progetti che, partendo da spunti diversi, indagano questo tema restituendolo visivamente attraverso vari media.

La mostra nasce dunque dal desiderio di esplorare come il vedere, il fissare – non solo il percepito ma il vissuto – si declinino in vari modi. Dal punto di vista tecnico attraverso uno studio sulla luce, sulla sua “grafia” nel vuoto; dal punto di vista psichico attraverso uno studio visuale sul quel fissaggio che da una parte opera il ricordo cosciente – per il nostro orientamento nella realtà materiale – ma che, più profondamente, completa la memoria come atto creativo di fantasia.

Progetto grafico e catalogo a cura di Ilaria Pittassi.