Teresa Macrì – Fallimento
La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma ospita la presentazione del libro di Teresa Macrì “Fallimento”, appena pubblicato da Postmedia Books.
Comunicato stampa
La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma ospita la presentazione del libro di Teresa Macrì "Fallimento", appena pubblicato da Postmedia Books.
Con "Fallimento" viene indagato il concetto di fallimento come antitesi della dimensione ostentativa del successo. Pressoché rimosso dalla sfera della coscienza contemporanea, predisposta sull’efficienza della prestazione e sul conformismo dei canoni, il fallimento viene invece rilanciato, come energia rigeneratrice e ricostitutiva attraverso l’opera d’arte e, al tempo stesso, rinvia alla metafora del fallimento ideologico, politico e culturale della società consumistica. Il saggio, che si smarca dall’essere un elogio o una sua esegesi, si afferma invece come una analisi di carattere fenomenologica sul rovesciamento di senso che il fallimento può generare tramite il processo artistico. Attraverso un' indagine trasversale sul panorama artistico contemporaneo, si tenta di ridefinire le varie posizioni e le differenti accezioni che intorno al concetto di fallimento si intessono tra loro, generando una struttura reticolare e dialettica. Le accezione di disfunzione, ripetizione, utopia, rischio, metafora, trauma, antagonismo, perdita, errore, politica si concatenano tra loro e si coniugano attraverso le esperienze estetiche che alcuni artisti, empatici e dissimili tra loro, convertono in paradigmi.
Cesare Pietroiusti, Chris Burden, Iggy Pop, Maurizio Cattelan, Bruce Nauman, John Baldessari, Marcel Broodthaers, Bas Jan Ader, Tacita Dean, Fischli & Weiss, Francis Alÿs, Harald Szeemann, Robert Smithson, Jeremy Deller, Walter De Maria, Sislej Xhafa, Superflex, Francesco Arena ed altri delineano, attraverso le loro ricerche, un paesaggio osmotico dove ogni accezione si connette ad un’altra in un orizzonte che sovverte l’idea improduttiva del fallimento e che ne prefigura il suo possibile riscatto.
La storia dell’arte è una concatenazione di voli e cadute, di accensioni e sprofondamenti, di conquiste e crolli. Tra questi sommovimenti si interpongono delle intermittenze, degli interregni dialettici che provano a ritessere la relazione tra l’io e il mondo. Il fallimento è la condizione necessaria al moto del pensiero poiché lo mina nelle sue certezze e lo potenzia insinuando il dubbio e l’inquietudine. (Teresa Macrì)
Relatrici:
Teresa Macrì è critica d’arte, curatrice indipendente e scrittrice. Vive e lavora a Roma. La sua ricerca è legata alla teoria critica contemporanea e all’indagine dei Visual Studies e, attraverso questa prospettiva, ha curato mostre internazionali, realizzato reading di letteratura e filosofia, festival di performance, tecnologia e di cinema. Ha pubblicato i seguenti libri: Fallimento (Postmediabooks, 2017), Politics/Poetics (Postmediabooks, 2014), In the Mood for Show (Meltemi, 2008), Il corpo postorganico (Costa&Nolan, 1996 e Costlan, 2006 nuova edizione), Postculture (Meltemi, 2002), Cinemacchine del desiderio (Costa & Nolan, 1998). Insegna Fenomenologia delle arti contemporanee all’Accademia di Belle Arti di Roma. Collabora con diversi magazine e il quotidiano Il Manifesto.
Anna Camaiti Hostert è filosofa e scrittrice. Vive tra l’Italia e gli Stati Uniti. È stata docente di filosofia e Visual Studies nelle Università di Roma, New York, Chicago, Los Angeles, Boca Raton in Florida. Ha collaborato a diverse testate giornalistiche e oggi, oltre a occuparsi di scrittura creativa, è fondatrice e editorialista del quotidiano online Succedeoggi. È inoltre tra le fondatrici della rivista Agalma. Tra le sue pubblicazioni Passing. Dissolvere le identità, superare le differenze del 1996, (tradotto negli Stati Uniti nel 2007), Sentire il cinema del 2002, Metix. Cinema globale e cultura visuale del 2004. Ha inoltre curato assieme a Anthony J. Tamburri il volume Scene italoamericane. Rappresentazioni cinematografiche degli italiani d’America del 2002 e pubblicato contemporaneamente negli Stati Uniti. Il suo ultimo libro, appena uscito ed edito da Mimesis, è Trump non è una fiction. La nuova America raccontata attraverso le serie televisive.
Ilaria Gianni è curatrice e critica d’arte. Dal 2009 al 2016 è stata Founding Director e curatore della Nomas Foundation, Roma. Ha curato numerose mostre e progetti di ricerca indipendenti in musei, gallerie internazionali e festival culturali, lavorando sul rapporto tra arte contemporanea e linguaggi affini. E’ docente presso la John Cabot University, Roma, la Cornell in Rome, il Master of Art all’Università Luiss Guido Carli, Roma, e il Corso di Formazione Avanzata in “Curatore Museale e di Eventi”, all’Istituto Europeo del Design, Roma. Nel 2016 ha co-fondato “Magic Lantern Film Festival”, progetto che indaga l’intersezione tra arti visive e cinema e tra il 2015 e il 2017 è stata co-fondatrice e curatrice dell’evento-mostra GRANPALAZZO. Ha pubblicato articoli e saggi su cataloghi e riviste quali Artforum.com, NERO, Lo Specchio+, Circa, Flash Art, Arte e Critica, Psiche.