Milano. Tutte le mostre del biennio 2018/2019. Tanta moda e sguardi sulla città
Presentato il programma delle mostre che animeranno la città di Milano tra il 2018 e il 2019. C’è tanta moda in questo biennio di arte e cultura e uno sguardo profondo sui protagonisti che hanno reso grande il capoluogo milanese.
Si apre una nuova stagione espositiva che, tra il 2018 e il 2019, sarà maggiormente all’insegna della moda e della sua storia grazie ad un rinnovato connubio tra l’Assessorato alla Cultura di Milano e la Camera Nazionale della Moda Italiana, che tra dimensione pubblica e sostegno privato, valorizzeranno un programma di mostre estremamente pluridisciplinare.Non a caso il programma presentato oggi dall’assessore Filippo Dal Corno e dal Sindaco Giuseppe Sala inizia a partire dal 20 dicembre 2017, a Palazzo Morando. Qui si aprirà Outfit 900 un percorso dedicato alla grande collezione di abiti e accessori antichi e moderni di Palazzo Morando. Raccolta che permette di realizzare mostre annuali sui temi più significativi. Nel 2018 protagonista è la donna nel Novecento e i suoi outfit indossati in occasioni speciali. E se il giorno successivo, il 21 dicembre verrà inaugurata Sotto il cielo di Cristallo, un racconto della Galleria Vittorio Emanuele II a 150 anni dall’inaugurazione, bisognerà attendere qualche mese per dare avvio alle programmazioni. Il 2018 verrà battezzato da Frida Kahlo. Oltre il mito, che il primo giorno di febbraio investirà, tra dipinti, disegni e fotografie, le sale del Mudec sotto la curatela di Diego Sileo. Mostra che verrà affiancata da Il Sogno degli Antenati – L’archeologia messicana nell’immaginario di Frida Kahlo.
RINASCIMENTO E TEMPI MODERNI
Il 21 febbraio, a Palazzo Reale, si inaugurerà Albrecht Dürer e il Rinascimento fra la Germania e l’Italia, quasi concomitante, a sole 24 ore di differenza da Italiana. l’italia vista dalla moda 1971-2001: una mostra e un libro per celebrare e raccontare la moda italiana dal 1971 al 2001, evidenziando la progressiva affermazione del sistema italiano della moda nella grandiosa stagione del Made in Italy. Se a Marzo 2018, nello Studio Museo Francesco Messina verrà allestita una doppia personale, tra Gianluca Balocco e Zachari Logan, proprio in quel periodo Palazzo Reale ospiterà i Capolavori dal Philadelphia Museum of Art, mentre Palazzo Morando presenterà, il 15 marzo, Milano e la Prima Guerra Mondiale 1917-1919. A 100 anni dalla fine del primo conflitto mondiale, attraverso documenti, principalmente dall’Archivio delle Raccolte Storiche, la mostra illustrerà il ruolo nevralgico di Milano durante la Grande guerra. Tra Boldini alla GAM, a partire dal 16 marzo, e le opere su carta dalle raccolte civiche di Milano e da Intesa Sanpaolo (inaugurazione a Castello Sforzesco prevista per il 23 Marzo), finalmente inaugureranno le mostre istituzionali in vista della cosiddetta Milano artweek, in concomitanza con la fiera miart. Al PAC-Padiglione d’Arte Contemporanea sarà di scena Teresa Margolles al PAC, inaugurando il 29 marzo, nuovamente a cura di Diego Sileo, e, alla GAM, l’11 aprile, Una tempesta dal Paradiso: Arte contemporanea del medio oriente e nord Africa. Attraverso disegni, fotografie, installazioni e video, la mostra presenta una selezione di voci e di riflessioni artisti che da due grandi aree geografiche: Nord Africa e Medio Oriente.
MILANO ART WEEK
Sempre durante la art week, verrà introdotta, il 6 aprile, una mostra su Giosetta Fioroni al Museo del Novecento, a cura di Flavio Arensi ed Elettra Bottazzi; mentre l’11 aprile, il Castello Sforzesco proporrà al pubblico un intervento di Barry X Ball, artista statunitense contemporaneo che ha indirizzato la sua ricerca anche alla rielaborazione di celebri sculture, come la Pietà Rondanini. A partire da giugno 2018 si segnalano, fra i diversi eventi, una mostra imperdibile, alla Casa Museo Boschi Di Stefano, come Luciano Baldessarri e Lucio Fontana. Un rapporto professionale e di amicizia lungo 40 anni; mentre tra Luglio e settembre, a Palazzo Reale, verranno organizzate e introdotte due grandi mostre dedicate a due italiani, come: Alik Cavaliere a cura di Elena Pontiggia e Agostino Bonalumi a cura di Marco Meneguzzo. Il 4 luglio, al PAC, sarà la volta dell’Arte contemporanea Brasiliana, per una grande collettiva a cura di Jacopo Crivelli Visconti, mentre il 21 settembre sarà la volta dell’apertura, al Museo del Novecento, di una mostra dedicata ad una grande donna della cultura del Novecento: Margherita Sarfatti, a cura di Danka Giacon, Anna Maria Montaldo e Antonello Negri.
LARGO AI GIOVANI E RETHINKING MILANO
In seguito, tra Klee al Mudec (26 settembre 2018) e Carlo Carrà a Palazzo Reale (4 ottobre) il 12 ottobre, il PAC offrirà uno dei percorsi più fondativi dedicati a Eva Marisaldi. Bisognerà infine aspettarsi Picasso e il Mito, a Palazzo Reale (18 ottobre) e l’ennesima mostra dedicata all’eleganza a Palazzo Morando (L’eleganza di Milano, novembre 2018, a cura di Stefano Galli) per arrivare alla grande mostra che il PAC dedicherà a Enzo Mari (dicembre 2018). Una grande antologica che attraverserà le due principali linee del suo operare, raccontando mezzo secolo di progetti del maestro indiscusso del design contemporaneo. In ultimo, ecco sfilare alcune anticipazioni del 2019. Il 22 febbraio, a Palazzo Reale, si prospetta una grande mostra su Jean-Auguste-Dominique Ingres; seguita in primavera da un percorso espositivo su Georges de La Tour. A Castello Sforzesco, dal 16 maggio, Nell’ambito delle celebrazioni del V centenario della morte di Leonardo da Vinci (1519-2019) è in programma la riapertura straordinaria della Sala delle Asse del Castello Sforzesco e sarà organizzata una mostra di disegni originali di Leonardo e di altri artisti del Rinascimento.Mentre a settembre 2019, saranno in programma due ricognizioni: una dedicata a Filippo De Pisis al Museo del Novecento; l’altra a Palazzo Reale, a cura di Luca Massimo Barbero che svelerà al pubblico le opere più significative di Giorgio De Chirico comprese nell’arco temporale che dal primo soggiorno a Parigi (1912) e dall’incontro con le avanguardie (Picasso, Apollinaire) giunge fino al viaggio a New York (1938) e alla Biennale del 1940.
–Ginevra Bria
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