Natura e fragilità. Jim Hodges a Milano
Turning pages in the book of love è una mostra inedita dell’artista americano Jim Hodges (Spokane, Washington, 1957), concepita appositamente per la Galleria Massimo De Carlo, nel suggestivo Palazzo Belgioioso a Milano. La delicatezza della natura, unita all’esigenza di custodirla, sono i temi che accomunano le cinque opere esposte. The Narrow Gate è giocata su […]

Turning pages in the book of love è una mostra inedita dell’artista americano Jim Hodges (Spokane, Washington, 1957), concepita appositamente per la Galleria Massimo De Carlo, nel suggestivo Palazzo Belgioioso a Milano. La delicatezza della natura, unita all’esigenza di custodirla, sono i temi che accomunano le cinque opere esposte. The Narrow Gate è giocata su due punti di vista: un misterioso mobile in legno, immerso nel buio, sprigiona un bagliore accecante. Soltanto spiando dalla fessura esterna è possibile scoprire al suo interno un fragile albero di vetro trasparente attorniato da farfalle colorate. In An ocean e A dream of knowing la natura esile è rappresentata da un prezioso fiore in oro, in contrasto con i pesanti materiali che compongono le mani in posizione protettiva. Other ways è un calco in bronzo ricoperto d’oro delle radici di una sequoia, che l’artista ha voluto immortalare dopo averle viste durante un suo viaggio.
‒ Martina Massimilla

![Jim Hodges, other ways, 2017 [dettaglio]](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2017/12/Jim-Hodges-other-ways-2017-dettaglio.jpg)
![Jim Hodges, other ways, 2017 [dettaglio]](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2017/12/Jim-Hodges-other-ways-2017-dettaglio-.jpg)




![Jim Hodges, The Narrow Gate, 2017 [retro]](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2017/12/Jim-Hodges-The-Narrow-Gate-2017-retro.jpg)
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