Studio Azzurro – Milano. Origini del futuro
Installazione interattiva per un anello di monitor e touch-screen sensibili.
Comunicato stampa
La città, come gli esseri umani che la abitano ha una sua forma fisica, un suo “profilo” che come per tutti i suoi abitanti, cambia con lo scorrere inarrestabile e magico del tempo.
Il tempo non è solo un mistero per i profani, ma anche per gli scienziati.
Infatti il tempo attorno a noi e nel quale siamo immersi, si trasforma continuamente.
Così come succede nelle moderne equazioni, nelle quali la notazione del tempo scompare, il Passato ed il Futuro a questo punto non si contrappongono più ma si fondono in un loop , in una sorta di anello continuo che nel dare la chiave di lettura dell’installazione, continuamente ritorna e ci narra il Presente.
Sugli schermi un immaginario skyline della città di Milano dal 1925 al 2025, nel quale passato, presente e futuro si fondono congiungendosi in un “panorama” unico quasi senza soluzione di continuità. Trentadue silhouette di altrettante architetture, degli ultimi cento anni, costituiscono le pietre miliari di questo viaggio nel tempo, nella città e nella sua struttura urbana. Riferimenti emblematici ancora adesso riconoscibili e importanti per chi vive e si muove a Milano.
Alcune delle silhouette che compongono lo skyline, quando cambiano colore, dal bianco e nero al rosso, diventano pulsanti per attivare e visualizzare, in ognuno dei quattro schermi touch screen, gli approfondimenti video, relativi a quella particolare realizzazione architettonica o urbana.
La città di Milano sta vivendo una fase di grande slancio internazionale e di trasformazione urbanistica a cui il Gruppo Unipol, attraverso il progetto Urban Up, vuole contribuire promuovendo importanti progetti immobiliari che, seppur molto diversi tra loro, hanno in comune il perseguimento dei più alti standard qualitativi, in linea con gli altri interventi in corso. Per celebrare i cambiamenti in atto, Urban Up – Unipol Projects Cities sceglie di regalare a Milano un percorso espositivo di grande suggestione che racconta alcune delle sue architetture più rappresentative dal 1925, per concludersi nel 2025 con una riflessione sulle periferie e sul loro imprescindibile ruolo nel futuro della città.