Che succede a Porta Venezia? Si svuota il distretto galleristico milanese: Peep Hole cambia sede, Fluxia se ne va a Zonaventura..
Si conferma la fatica, per la città di Milano, di affermare un vero e proprio distretto galleristico egemone sugli altri. Continua invece la piccola guerra di posizione tra l’area dell’Isola, l’area Farini&Stilicone, la Zonaventura e Porta Venezia. Proprio quest’ultimo distretto, che vede tra i suoi rappresentanti figure come Giò Marconi e la galleria Zero…, perde […]
Si conferma la fatica, per la città di Milano, di affermare un vero e proprio distretto galleristico egemone sugli altri. Continua invece la piccola guerra di posizione tra l’area dell’Isola, l’area Farini&Stilicone, la Zonaventura e Porta Venezia. Proprio quest’ultimo distretto, che vede tra i suoi rappresentanti figure come Giò Marconi e la galleria Zero…, perde qualche punto in questi giorni. Le notizie che Artribune è in grado di anticipare danno Fluxia, frizzante galleria nata nel 2009 a Via Ciro Menotti e subito proiettata sui migliori palcoscenici internazionali, in procinto di spostarsi a Lambrate, nel distretto galleristico “concorrente” di Zonaventura. “Il trasloco si compirà il 10 maggio – ci anticipa la direttrice Valentina Suma -, quando apriremo la seconda personale di Lupo Borgonovo. Abbiamo preso lo spazio dove doveva aprire il Bar Luna, sono circa 130 mq con uno spazio all’aperto dove per la riapertura faremo una grande festa“.
Ore contate anche per un altro spazio che si è subito affermato non solo in Italia: Peep-Hole – che ha appena inaugurato la propria auction annuale, si veda la news qui sotto – dovrebbe presto fare i bagagli ed abbandonare Via Panfilo Castaldi. Il proprietario sarebbe intenzionato a vendere e i ragazzi di Peep-Hole (Vincenzo de Bellis, Bruna Roccasalva, Anna Daneri e Stefania Scarpini) starebbero valutando il dafarsi. L’idea potrebbe essere anche quella di far valere l’eccellente lavoro non-profit svolto in questi anni difficili anche economicamente (anche Peep-Hole è nato nel 2009) e chiedere un sostegno ad una amministrazione pubblica. Che potrebbe provvedere ad assegnare uno spazio sul modello di quanto viene fatto, da anni, per Viafarini.
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