L’opera, il luogo e l’esperienza. Riccardo Baruzzi e Alberto Trucco a Genova

Museo di Villa Croce, Genova ‒ fino al 14 gennaio 2018. Il Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce ospita “Duet”, la mostra basata sul dialogo tra due artisti di generazioni diverse: Riccardo Baruzzi e Alberto Trucco.

Villa Croce è uno spazio inusuale. Dal 2016 sperimenta una gestione associata con i giovani formati dal Master In Management dei Beni Museali e di recente ha acquisito un nuovo direttore, Carlo Antonelli, proveniente dal mondo del giornalismo più che da quello dell’arte. È un museo sfuggente nel panorama delle istituzioni d’arte contemporanea: una importante collezione ma un budget limitato; una posizione privilegiata in una villa storica di Genova, città in recesso economico e demografico. È il luogo dell’imprevisto: per esempio arrivare a Villa Croce nei bui pomeriggi invernali è quasi impossibile dato che il parco che la circonda non è illuminato e sprofonda nelle tenebre. È sostanzialmente rimasta una casa, nelle sue stanze sono ospitate temporaneamente opere d’arte ma le regole le detta ancora la villa, con i suoi pavimenti liguri in marmo e i fogli ingialliti che segnalano la temperatura ideale in ogni stanza.

UNA MOSTRA, UNA CASA

Queste ragioni la rendono il luogo ideale per l’incontro di due artisti di generazioni diverse: Riccardo Baruzzi, (Lugo, 1976; vive a Bologna) e Alberto Trucco (Roma, 1952; vive a Genova). Anche questo un imprevisto, che riesce a far parlare le opere e il luogo attraverso le loro diversità. Al piano terra, infatti, troviamo un’installazione site specific di Baruzzi: tra i grandi affreschi nel gusto decorativo di fine Ottocento piccoli congegni riempiono lo spazio di rumori inusuali, fra oggetti da credenza, piante e tavolini. Disegni e un’atmosfera giocosa rievocano l’infanzia con un filo di nostalgia. Un detournement leggero ci indica che questa sensazione domestica è ricreata da un artificio e nasconde qualcosa. Il resto della mostra, infatti, è un’esplorazione degli ambienti della villa attraverso la luce soffusa che illumina l’opera di Trucco, un’indagine sulla carica potenziale dell’arte che lascia sempre qualcosa di non detto. Un elemento inespresso che ci sembra di rincorrere di stanza in stanza e che prende il sapore ora di una fantasia perduta ora di una riflessione sull’esistenza. Si rincorrono anche Trucco e Baruzzi, in questa grande casa, disegnando uno ispirato all’opera dell’altro.

Duet. Installation view at Museo di Villa Croce, Genova 2017

Duet. Installation view at Museo di Villa Croce, Genova 2017

L’ESPERIENZA DI VISITA

La forza di questa mostra è proprio quella di essere riuscita a mettere in comunicazione l’opera di due artisti diversi per formazione ed età attraverso la relazione con degli ambienti espositivi fortemente caratterizzati. Al contrario della maggior parte dei musei di arte contemporanea, Villa Croce non è uno spazio neutro, moderno o glamour. Si porta dietro la sua storia, è refrattario al cambiamento. Duet su queste caratteristiche riesce a costruire una narrazione coinvolgente che lega la ricerca degli artisti all’esperienza e alla memoria comune, ritrovando nell’esplorazione della villa un gusto di domesticità perduta che si lega al mistero dell’inespresso delle opere. Sfugge alla tentazione di creare un’immagine convenzionale dell’arte contemporanea “da rivista” per costruirne una meno immediata, ma fortemente radicata nel senso dell’esperienza della visita.

Federico Godino

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Federico Godino

Federico Godino

Nato a Genova nel 1993, laureato in Architettura al Politecnico di Milano. Coltiva insieme alla sua passione per le arti l’interesse per altre culture con esperienze di volontariato indipendente in Uganda e di studio in Mozambico. A Milano ha lavorato…

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