People of Lentini. Self-image culture, 1972-1980 è un volume pubblicato da a+mbookstore edizioni di Milano con la collaborazione di Colli Publishing platform di Roma. È un libro di grandi dimensioni, sapientemente costruito in tre parti: nella prima tutti i ritratti guardano a sinistra, quindi, senza soluzione di continuità, guardano al centro e, infine, a destra. L’impaginazione è ordinata lungo l’asse del naso. Vengono così consapevolmente trasgredite le regole di certa noiosa ‒ si passi l’aggettivo ‒ grafica contemporanea, in cui i ritratti impaginati devono essere speculari: nella pagina a sinistra devono guardare verso destra e viceversa. Il libro è il frutto di un’ampia ed elaborata operazione di editing iconografico di Salvatore Lanteri, che ha selezionato una parte dei ritratti provenienti dallo studio fotografico del padre, Franco. L’archivio dello studio comprende materiali dal 1967 al 1990. Tutti scattati a Lentini, in provincia di Siracusa. Ritratti, realizzati artigianalmente, con un banco ottico 6 x 9 e quindi stampati, senza l’utilizzo del flash.
UNA STORIA DI FAMIGLIA. SENZA NOMI
Il valore della fotografia è evidente. L’editore Amedeo Martegani ha scelto il periodo da prendere in esame insieme a Lanteri. Hanno così espresso, a sei mani, un “anti-canone”, antitetico all’oggettività delle grandi fototessere di Thomas Ruff, per esempio. Ma anche a People of the Twentieth Century di August Sander. Durante gli anni in cui Franco Lanteri ha lavorato, non c’era alcun progetto superiore a sovraintendere all’operazione. Di ciascuno dei suoi soggetti il fotografo sa vita, morte e miracoli. Tuttavia nessuna immagine è accompagnata da un nome, da una descrizione. Accanto alla bottega di fotografo, Lanteri, che, per certi versi, emulava David Hamilton, gestiva insieme alla moglie un negozio di moda, che porta Fiorucci a Lentini. Certi giovani ritratti esibiscono occhiali Lozza o maglioni attillati e geometrici alla maniera di Umberto Ginocchietti, altri delle catene Anni ’70 o delle aderenti camicie bianche. Quasi tutti sono ipertricotici.
Il lavoro non ha nulla di artistico nelle intenzioni, è l’operazione del libro che lo trasforma. People of Lentini 1972-1980 è un prezioso libro d’artista, in cui la normalità della foto, l’azzeramento di qualsivoglia autorialità contribuiscono alla riuscita dell’operazione. Un unico grande racconto, una storia familiare senza nomi, un teatro civile, una parata sociale.
‒ Angela Madesani
People of Lentini. Self-image culture, 1972-1980
a+m bookstore Edizioni, Milano 2017
Pagg. 400, € 50
ISBN 9788887071672
www.artecontemporanea.com
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