Le Biennali 2018 di Berlino e Taipei: l’anno del ventennale e del doppio curatore
Due annunci in pochi giorni: i 20 anni della Biennale di Berlino che si affida a una canzone di Tina Turner del 1985 per il tema e la nuova struttura a due curatori della Biennale di Taipei. Uno è Francesco Manacorda.
Il 2018 segnerà il ventesimo anniversario della Biennale di Berlino che ha annunciato, proprio in questi giorni, il titolo della sua decima edizione in programma dal 9 giugno al 9 settembre 2018, in varie sedi della capitale tedesca. We don’t need another hero, tratto dall’omonima canzone del 1985 di Tina Turner, è un invito all’autoconservazione che “propone un piano per affrontare una follia collettiva“, come dichiarato sul sito web, in riferimento agli attuali e diffusi stati di psicosi collettiva. Per metterlo in partica la curatrice designata, la sudafricana Gabi Ngcobo, ha coinvolto un team curatoriale composto dai curatori Moses Serubiri, Nomaduma Rosa Masilela, Thiago de Paula Souza e Yvette Mutumba, ciascuno con “interessi di ricerca continui, flessibili e aperti, che vanno dalla politica dell’opacità alle proiezioni sulla vita dopo la fine del mondo“. Ma il 2018 segnerà anche un nuovo capitolo della Biennale di Taipei che si svolge ogni due anni, a partire dal 1996, presso il Taipei Fine Arts Museum.
UN ITALIANO A TAIPEI
Per quest’ultima si tratterà, infatti, di un cambiamento a livello organizzativo con il reintegro di una struttura a due curatori, alla ricerca di un nuovo modello di collaborazione tra un curatore residente a Taiwan e un curatore ospite, dopo tre biennali consecutive guidate da una sola persona. L’ospite invitato dal Taipei Fine Arts Museum ad affiancare il curatore principale Mali Wu nella conduzione di questa undicesima Biennale in programma dal 17 novembre 2018 al 10 marzo 2019 dal tema “life-support, living, survival system”, sarà un critico e curatore italiano, che da anni conquista prestigiose mete tra l’Italia e l’estero: il torinese Francesco Manacorda. “Come strategia curatoriale”, spiega la nota stampa del museo, “TFAM ha scelto un modello di squadra “1 + 1”, con l’obiettivo di avviare una collaborazione tra diverse discipline per trasformare il museo d’arte in una piattaforma di conoscenza e una base di produzione creativa”. Mali Wu, curatrice e docente di arte taiwanese presso il Graduate Institute of Interdisciplinary Art presso la National Kaohsiung Normal University a Taiwan, è stata inizialmente nominata dal museo per sviluppare il tema curatoriale.
CHI È MANACORDA
Francesco Manacorda, attuale direttore artistico della Fondazione V-A-C, è stato successivamente invitato con la raccomandazione di lavorare insieme a Wu sul tema della vita e della sopravvivenza. “Gli sforzi di coinvolgere le comunità in pratiche di arte partecipativa che la signora Mali Wu coltiva da diversi anni renderanno questa biennale diversa dalle altre“, ha affermato l’ex direttore della fiera Artissima e della Tate di Liverpool Francesco Manacorda, che proprio in questa città nel 2016 ha co-curato la sua Biennale. Un’esperienza organizzativa che, come scrive il museo taiwanese “costituirà un patrimonio inestimabile per la Biennale di Taipei 2018”.
– Claudia Giraud
Taipei Biennial 2018
Dal 17 novembre al 10 marzo
Taipei Fine Arts Museum, No. 181, Section 3, Zhongshan N Rd, Zhongshan District, Taipei City, Taiwan 10461
www.tfam.gov.tw
10th Berlin Biennale for Contemporary Art
Dal 9 giugno al 9 settembre
http://www.berlinbiennale.de/
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