25 artiste indagano la materia a Londra da roaming projects: c’è anche Ludovica Gioscia
Una mostra a Londra racconta il rapporto con la materia a partire da un unico elemento di lavoro e creazione: l’argilla. Tra i 25 artisti in mostra, l’italiana Ludovica Gioscia.
25 artiste sono riunite a Londra nell’ambito della mostra If You Can’t Stand the Heat, organizzata da Lindsey Mendick, Paloma Proudfoot e Rush Pilston da roaming projects. I temi sono i più disparati, arcaici o futuristi, fantascientifici o tradizionali. Ciò che accomuna tutte è l’utilizzo dell’argilla e una forte vocazione alla materia, nella quale queste donne creatrici immettono col respiro uno spirito vitale. Anche se la terra qui viene bruciata, accarezzata, curata, bucata, manipolata, diventa oggetto o scultura, racconta cose della vita quotidiana o scenari mai esplorati, strizza l’occhio a Lucio Fontana o non ammicca proprio a nessuno. La mostra, sperimentale, eppure dal sapore antico, mette in scena le opere di Aisha Christison, Alicia Reyes McNamara, Aliyah Hussain, Amy Leung, Anne Ryan, Annie Attridge, Anousha Payne, Bea Bonafini, Cassie Griffin, Coco Crampton, Emily McCartan, Hannah Bays, Hannah Regel, Jessie Makinson, Katie Schwab, Lindsey Mendick, Paloma Proudfoot, Rose Eken, Sally Hackett, Sandra Lane, Urara Tsuchiya, Victoria Adam, Yelena Popova, Zoe Williams e dell’italiana Ludovica Gioscia. Quest’ultima presenta le ceramiche realizzate durante la recente residenza a cura di Matteo Zauli a Montelupo Fiorentino e costituisce un saggio interessante di come l’artista sta lavorando con la ceramica e sul tema dell’infinito presente. Ecco le immagini della mostra.
– Santa Nastro
Fino al 28 gennaio 2018
roaming projects
11 Bohemia Place, Londra, E8 1DU
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