Pinin Carpi – Oggi è un giorno tutto da giocare
Un viaggio attraverso 100 acquerelli originali, tra illustrazioni e inediti, che ripercorre l’opera di uno dei più importanti scrittori e illustratori per l’infanzia del Novecento italiano.
Comunicato stampa
Un viaggio attraverso 100 acquerelli originali, tra illustrazioni e inediti, che ripercorre l'opera di uno dei più importanti scrittori e illustratori per l’infanzia del Novecento italiano.
Sabato 27 gennaio 2018 ore 17.30 sarà inaugurata la mostra delle opere dell'illustratore per l'infanzia - Premio Andersen 2002 Pinin Carpi, realizzata in collaborazione con l'Associazione Pro Loco San Donato in Poggio e grazie alla disponibilità dei figli Susanna e Mauro Carpi, prestatori delle opere.
Pinin Carpi
Pinin Carpi (1920 - 2004) è nato a Milano in una casa poco lontana da un ponte sul Naviglio da una famiglia di artisti.
Ha cominciato sin da bambino a scrivere e a illustrare storie ispirato dall’attività artistica del padre Aldo.
Dopo anni di attività come giornalista e critico teatrale nel 1968 pubblica il primo romanzo per l’infanzia, Cion Cion Blu. Pinin ha 48 anni e, a partire da questo momento, inizia un’atti-vità molto prolifica che lo porterà a scrivere, illustrare e pubblicare decine di libri che spa-ziano dai romanzi (Susanna e il soldato, Il paese dei maghi), alle storie corte (Le lanter-ne degli gnomi, Il libro delle storie corte), a poesie e filastrocche (C’è gatto e gatto, Oggi è un giorno tutto da giocare), a testi di educa-zione artistica (Alla scoperta dell’arte, L’arte per i bambini) fino a giungere a un’intera en-ciclopedia in 8 volumi dedicata ai bambini (Il mondo dei bambini).
Gli acquerelli
A partire dal suo terzo libro, Le avventure di Lupo Uragano (1975), Pinin Carpi comincia a illu-strare i suoi libri.
Progressivamente sviluppa una tecnica particolare caratterizzata da una prima fase di stesura del colore a acquerello e da una successiva definizione delle forme attraverso la china, che trova massima espressione nelle grandi tavole dei volumi Il sentiero segreto e Il mago dei labirinti.
Nei suoi acquerelli si riconoscono molteplici influssi, da quello degli amati pittori olandesi e fiamminghi del ’500 e ’600, alle suggestioni dell’antica pittura cinese (come rilevato dal critico d’arte Federico Zeri) ai dipinti di William Turner.
Molti acquerelli di Pinin Carpi, mentre convivono nei suoi libri in un intenso dialogo con la scrittu-ra, conservano la loro vitalità “narrativa” anche in assenza della parola scritta. Ci ha lasciato inoltre una serie di acquerelli inediti, dipinti solo per il piacere di dipingere, alcuni di notevole bellezza.