Jacopo Mazzonelli – Sonografia
Il progetto Sonografia di Jacopo Mazzonelli, a cura di Chiara Ianeselli, si concentra sul segno musicale inteso come alfabeto sonoro.
Comunicato stampa
Il progetto "Sonografia" di Jacopo Mazzonelli, a cura di Chiara Ianeselli, si concentra sul segno musicale inteso come alfabeto sonoro. Le opere, disposte nelle due sale dedicate agli eventi temporanei del Museo internazionale e biblioteca della musica e all’interno del percorso espositivo, riflettono sull’origine delle composizioni musicali, portando in primo piano la natura degli strumenti.
Centrale nell’esposizione è il lavoro "ABCDEFG" (2016-2017), da cui prende titolo l’intero progetto, in cui l’artista ha modificato sette pianoforti verticali dei primi anni del Novecento. Attraverso una complessa operazione tecnica ciascuno di essi è stato trasformato in scala, in modo tale da ridurre la capacità sonora a una sola delle sette note: un unico tasto sopravvive sulla tastiera.
La presenza di sette pianoforti copre dunque la scala musicale (DO-RE-MI-FA-SOL-LA-SI) costituendosi come alfabeto sonoro. Con questo progetto Jacopo Mazzonelli riesce a far immaginare al pubblico i suoni dell’intera collezione silente del museo, ridefinendone la natura stessa.
In occasione di ART CITY White Night, sabato 3 febbraio dalle h 21 il compositore Matteo Franceschini, noto musicista italiano residente a Parigi, elaborerà e completerà lo spettro delle frequenze delle sette note attraverso l’interazione con i pianoforti e la manipolazione elettronica in tempo reale con la live performance ABCDEFG [A Tuned Sculpture].
Sonografia è inserito tra i 10 progetti legati ad ART CITY Bologna 2018, il programma di iniziative istituzionali promosso da Comune di Bologna in collaborazione con BolognaFiere in occasione di Arte Fiera (2>5 febbraio 2018), che si propone di offrire nuove prospettive di visita al patrimonio storico-artistico della città attraverso opere di artisti contemporanei.
Jacopo Mazzonelli è nato a Trento nel 1983. Diplomato in pianoforte e in musica contemporanea presso l’Accademia Internazionale TEMA di Milano, realizza sculture, assemblaggi e installazioni che indagano l’ampia zona di confine tra arti visive e musica. La sua ricerca si avvale di tecniche e metodologie mutuate da diverse discipline. Lavorando sull’interpretazione e sulla visualizzazione della dimensione sonora, l’artista si confronta con strumenti che destruttura, trasforma e ricompone. Al centro del suo interesse è il “gesto musicale”, inteso come ciò che sottende l’esecuzione e non il suono prodotto: le opere, infatti, parlano di musica quasi sempre senza crearla. A questo tema si accompagna l’indagine sulla percezione del ritmo e del divenire del tempo.