È morto lo storico Giuseppe Galasso. Fu presidente della Biennale di Venezia dal ‘79 al ‘82

Si è spento all’età di 88 anni, nella sua casa di Pozzuoli, in provincia di Napoli, lo storico Giuseppe Galasso, tra i massimi studiosi della questione meridionale. Docente universitario, politico e giornalista, è stato presidente della Biennale di Venezia dal 1979 al 1982.

Si è spento all’età di 88 anni, nella sua casa di Pozzuoli, in provincia di Napoli, Giuseppe Galasso (Napoli, 1929 – Pozzuoli 2018), professore ordinario di Storia Moderna presso l’università Suor Orsola Benincasa di Napoli, giornalista del Corriere della Sera e tra i massimi esperti della questione meridionale. Tantissimi gli incarichi ricoperti nella sua lunga carriera, tra cui anche quello di presidente della Biennale di Venezia dal 1979 al 1982 e di sottosegretario del ministero dei Beni Culturali durante i governi di Bettino Craxi.

LA “LEGGE GALASSO”

Uomo di altissimo profilo culturale, Galasso è stato professore ordinario di Storia Medievale e Moderna presso le università di Salerno, Napoli e Cagliari. Autore di moltissime pubblicazioni, era considerato uno dei massimi esperti, oltre che della questione meridionale, anche dell’opera di Benedetto Croce. Ha militato a lungo nel partito Repubblicano ricoprendo numerosi incarichi sia provinciali che nazionali. È stato sottosegretario del ministero dei Beni Culturali durante i due governi di Bettino Craxi, nel 1983 e nel 1987. Dal punto di vista politico, il suo maggior successo è legato alla cosiddetta “Legge Galasso” del 1985, la prima legge italiana in difesa del patrimonio e dell’ambiente.

GLI ANNI DI GALASSO ALLA BIENNALE

Nel 1979, lo storico napoletano fu nominato presidente della Biennale di Venezia come successore di Carlo Ripa di Meana. Sono anni cruciali quelli di Galasso alla guida della manifestazione nel complesso passaggio tra gli anni Settanta e gli Ottanta. Importantissima la Biennale del 1980, con la prima edizione Aperto ’80, ideata da Achille Bonito Oliva e Harald Szeemann ed allestita negli ex Magazzini del Sale a Dorsoduro. Nata come una sezione speciale per giovani artisti, la formula ebbe grande successo e fu ripetuta in tante edizioni successive. Proprio in quella edizione, all’interno di Aperto ’80, furono esposti per la prima volta in Biennale i cinque protagonisti del movimento della Transavanguardia, teorizzato dallo stesso Bonito Oliva: Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Nicola De Maria e Mimmo Paladino. 

IL CORDOGLIO DI BARATTA

Paolo Baratta, presidente della Biennale di Venezia, è tra i primi ad esprimere cordoglio per la morte di Galasso. “A nome della Biennale tutta esprimo il più profondo cordoglio” scrive Paolo Baratta in una nota, “e mio personale, per la scomparsa di Giuseppe Galasso, presidente della Biennale dal 1979 al 1982, anni nei quali la Biennale realizzò iniziative molto importanti, dalla sezione Aperto (Achille Bonito Oliva – Harald Szeemann) dell’Esposizione d’Arte, germe ispiratore di futuri sviluppi, alla Strada Novissima di Paolo Portoghesi, che dette abbrivio alla Biennale Architettura, nonché alla Mostra del Cinema, che dopo la lunga crisi post ’68 rinacque con la direzione del compianto Carlo Lizzani. Tutte iniziative fonte di ispirazione per il nostro impegno recente e per il nostro presente lavoro”.

Mariacristina Ferraioli

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Mariacristina Ferraioli

Mariacristina Ferraioli

Mariacristina Ferraioli è giornalista, curatrice e critico d’arte. Dopo la laurea in Lettere Moderne con indirizzo Storia dell’Arte, si è trasferita a Parigi per seguire corsi di letteratura, filosofia e storia dell’arte presso la Sorbonne (Paris I e Paris 3).…

Scopri di più