La scultura è morta, viva la scultura! è una personale che rivela il mondo meraviglioso creato da Dario Ghibaudo (Cuneo, 1951; vive a Milano). Una serie di disegni e sculture indaga l’intimità dell’artista attraverso una ritualità quotidiana che lo porta a materializzare forme ibride, frutto della fusione forzata di più specie. Sono creature obbligate all’esistenza e nascono da un processo senza controllo, privo di bozzetti preparatori. Una sfida lanciata con l’inchiostro e la materia in una gestualità che si concretizza traccia dopo traccia.
Cinque musi dalle espressioni conturbanti si riflettono sui vetri dei disegni incorniciati, disposti come un atlante che definisce una serie di finestre immersive, mondi improbabili, frutto di un’indagine ossessiva, che perdura da oltre venticinque anni all’interno del Museo di Storia Innaturale. Un progetto basato sull’impianto enciclopedico della catalogazione e della registrazione scientifica, volte a un’analisi irreale che si pone al confine tra utopia e distopia.

– Camilla Alberti

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