La Ginestra

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA ALBERTA PANE
Dorsoduro 2403/H, Calle dei Guardiani, 30123, Venezia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

10.30 – 18.30, Martedì – Sabato

Vernissage
17/02/2018

ore 17

Artisti
Ismail Bahri, Christian Fogarolli, Marco Godinho, Charbel-joseph H. Boutros, Paul Hage Boutros
Generi
arte contemporanea, collettiva

La Galleria Alberta Pane è lieta di presentare, per la sua terza mostra nello spazio espositivo veneziano, una collettiva che vede protagonisti cinque artisti internazionali.

Comunicato stampa

La Galleria Alberta Pane è lieta di presentare, per la sua terza mostra nello spazio espositivo veneziano, una collettiva che vede protagonisti cinque artisti internazionali: Ismaïl Bahri (Tunisia, 1978), Charbel-joseph H. Boutros (Libano, 1981), Paul Hage Boutros (Libano, 1982), Christian Fogarolli (Italia, 1983) e Marco Godinho (Portogallo, 1978).

Gli artisti sono stati invitati a riflettere su La Ginestra, testamento poetico di Giacomo Leopardi, evidenziandone, secondo sensibilità differenti e al tempo stesso affini, il valore contemporaneo del canto, mediante installazioni, video e fotografia.
Alla Natura “empia” del “secol superbo e sciocco”, gli artisti rispondono con dei lavori dalla forza concettuale che colgono l’invito leopardiano rivolto agli intellettuali a stimolare, mediante la cultura, una coscienza collettiva che travalichi l’individualismo. Nella poetica artistica dei cinque, il ruolo dell’uomo, benché celato e silenzioso, è sostanziale.

Ismaïl Bahri riflette sul tempo e sull’immagine. Insistendo sulla ripetizione di un semplice gesto, l’artista con i suoi video registra l’evoluzione, talvolta impercettibile, di piccoli ed elementari movimenti. Attraverso la narrazione di fenomeni ottico-visivi ed emozionali, i suoi lavori si offrono allo spettatore come strumenti di esplorazione della realtà. In mostra, il video Révers, 2016-2017.

Charbel-joseph H. Boutros, artista “concettuale romantico”, porta alla luce, con geniale e ironica sensibilità, un’estetica dell’invisibile in cui le opere, all’apparenza minimalistiche, racchiudono un universo immateriale e impalpabile di possibilità. Per La Ginestra l’artista propone l’installazione Night Cartography #3 (2017) e il video No Light in White Light (2014) .

Paul Hage Boutros indaga la relazione tra l’uomo, l’universo e quella natura méchante, di fronte alla quale la fragile esperienza umana viene annullata. L’artista riflette sul concetto di morte, unica verità raggiungibile dall’uomo. Tra i lavori in mostra, l’installazione Everything counts si compone di un orologio, che segna l’inesorabile trascorrere del tempo, mostrando i secondi passati, e che continuano a passare, dalla nascita dell’artista.

Nella ricerca di Christian Fogarolli è centrale la natura dell’identità. L’artista, mediante video, installazioni e fotografie, indaga le connessioni tra arte e discipline scientifiche, all’interno di uno studio sull’immagine e sulla percezione soggettiva dell’oggetto.
Le opere scelte per La Ginestra sembrano confermare la leopardiana superiorità della natura (in grado di autorigenerarsi ciclicamente) sull’uomo (che abbisogna di aiuti esterni per la propria sopravvivenza). Installazioni di elementi naturali e immagini fotografiche di persone mostrano il legame intrinseco tra uomo e natura.

Attraverso installazioni, video, disegni e poemi, il lavoro di Marco Godinho dà forma a un universo plasmato da percorsi biografici e multiculturali, secondo un’estetica in cui è precipuo il legame tra soggettività e passaggio del tempo. In uno spirito concettuale, egli è infatti interessato alla percezione soggettiva del tempo e dello spazio che indaga, a partire dal proprio vissuto, mediante l'esplorazione delle nozioni di memoria, tempo ed esilio.
L’esposizione La Ginestra è una riflessione visiva che vuole far porre l’attenzione sull’importanza della cultura e della collaborazione, inestimabili risorse a disposizione dell’uomo. Uno stimolo all’osservazione delle piccole cose, di un semplice gesto, del passare del tempo e delle potenzialità d’azione che questi presentano.

In mostra da sabato 17 febbraio (inaugurazione dalle 17 alle 20), fino a sabato 5 maggio 2018. Dal martedì al sabato, dalle 10.30 alle 18.30.

LA GINESTRA
VERNISSAGE: Sabato 17 febbraio, ore 17-20
DATE mostra: 17.02.2018 – 05.05.2018
ORARI: 10.30 – 18.30, Martedì – Sabato

Artisti in mostra:
Ismaïl Bahri
Charbel-joseph H. Boutros
Paul Hage Boutros
Christian Fogarolli
Marco Godinho

GALLERIA ALBERTA PANE
Dorsoduro 2403/h
Calle dei Guardiani
30123 Venezia
+39 041 5648481

GLI ARTISTI:

Ismaïl Bahri (Tunisia, 1978)
Ha esposto internazionalmente in luoghi come: Le Jeu de Paume di Parigi (2017, 2016), La Criée Centre d'Art Contemporain a Rennes e la Sharjah Art Foundation, negli Emirati Arabi Uniti, nel 2016.
Les Églises (Chelles, 2014), il Museo National de Bellas Artes di Santiago del Cile nel 2013, la Staatliche Kunsthalle (Karlsruhe, 2011), la Kunst Im Tunnel (Düsseldorf, 2011), la Calouste Gulbenkian Foundation (Lisbona, 2011); il British Film Institute (Londra), il Centre Pompidou (Parigi) e la Fondazione Mario Merz di Torino nel 2010.
I suoi video sono stati selezionati in numerosi festival, tra cui TIFF (Toronto), NYFF (New York), IFFR (Rotterdam), FID (Marseille).

Charbel-joseph H. Boutros (Libano, 1981)
Il suo lavoro è stato esposto al CCS Bard College, New York (2017), alla FIAC a Parigi (2016), alla I Yinchuan Biennale, in Cina (2016), al Palais de Tokyo di Parigi (nel 2016, 2015, 2014), al 104 di Parigi, al CCA di Varsavia, al Morsbroich Museum di Leverkusen e al Center for Contemporary art a Maastricht nel 2015. Sempre nel 2015, le sue opere sono state esposte a Frieze, Londra. Nel 2014 a LISTE 19 a Basilea, alla III Bahia Biennial, Salvador, in Brasile e alla Fons Welters Gallery, ad Amsterdam. Nel 2013 al MAM-BA Museum of Modern Art, Salvador; alla XII International Istanbul Biennial, nel 2011; nel 2010 presso il Beirut Art Center in Libano.
Il suo lavoro sarà in mostra al Centre Pompidou - Metz nel 2018.

Paul Hage Boutros (Libano, 1982)
Le sue opere sono state in mostra al FRAC Haute Normandie nel 2016; nel 2014 al ZKM- Centrum for Art&Media, Karlsruhe (Germania) e al Beirut Art Center, in Libano (2014, 2010); al DEPO Istanbul, alla XVI Biennale Mediterranea di Ancona e al National Museum of Modern and Contemporary Art Korea nel 2013, al Rotterdam International Film Festival nel 2012, e ai Rencontres Internationales-Centre Pompidou nel 2011.

Christian Fogarolli (Italia, 1983)
Ha esposto la sua ricerca in vari luoghi, come dOCUMENTA(13) (2012); The Magnificent Obsession al Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Rovereto (2013); alla 54° Biennale di Venezia (2011); La Galleria Civica di Trento (2014); La Maison Rouge, Parigi (2014); Artbrussels (2015/16); Fondazione Museo Miniscalchi Erizzo (2015); De Appel Arts Centre di Amsterdam (2015). Nel 2016 ha preso parte alla V International Moscow Biennale for Young Art, Mosca. Il suo lavoro è stato esposto ad Artissima (2017, 2015, 2013); Hunterian Museum, Glasgow (2017); Gaîté Lyrique, Paris (2017); sarà inoltre mostrato ad ARCO Madrid e presso il Futura Center for Contemporary art a Praga (2018).

Marco Godinho (Portogallo, 1978)
Nel 2016 ha avuto mostre personali al MAMAC – Musée d’art moderne d’art contemporain de Nice; nel 2015 al MNAC - Museu Nacional de Arte Contemporânea do Chiado di Lisbona; nel 2013 al Museo Universitario de Antioquia di Medellin e al Casino Luxembourg – Forum d’art contemporain; nel 2011 si ricorda il Mois de la Photo, Montreal (Canada); nel 2007, Chaudronnerie – FRAC Champagne-Ardenne, a Reims. Nel 2017 ha preso parte a esposizioni collettive alla XIV Biennale de Lyon, al MAC Val – Musée d’art contemporain du Val-de-Marne; a ARGOS – Center for Art&Media, Bruxelles. Nel 2015, al MUDAM – Musée d’Art Moderne Grand-Duc Jean (Lussemburgo), al Wyspa Institute of Art di Danzica, alla Bienal video y artes mediales, al Museo National de Bellas Artes di Santiago del Cile, al Centre Pompidou-Metz e al Frac Lorraine; nel 2010 a Les rencontres d’Arles.