Galleria Antonio Battaglia
Conclusa Arte Fiera Bologna 2018 la Galleria Antonio Battaglia in collaborazione con Enzo Spadon, presenta una selezione di importanti opere dagli anni Sessanta ad oggi.
Comunicato stampa
Conclusa Arte Fiera Bologna 2018 la Galleria Antonio Battaglia in collaborazione con Enzo Spadon, presenta una selezione di importanti opere dagli anni Sessanta ad oggi; Hans Hartung, Sam Francis, protagonisti internazionali della stagione informale, trovano il loro seguito nell’italiano Guido Strazza, da sempre impegnato in una raffinatissima ricerca sul segno; nel 2017 gli è stata dedicata una grande mostra antologica alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma e alla Ca’ d’Oro Galleria Giorgio Franchetti di Venezia, in corso fino all’8 aprile 2018. In mostra una delle figure più interessanti del panorama artistico italiano, Mattia Moreni, che in Emilia Romagna trova il rifugio ideale per la sua pittura di grande energia propulsiva; nel 2020 sarà celebrato il centenario dalla nascita dell’artista insieme a quella di Federico Fellini al Castello di Rimini. Si prosegue con Armando Marrocco, artista poliedrico impegnato nelle ricerche più avanzate degli anni Sessanta e Settanta, tra pittura e scultura, significativi di questo periodo sono i Mediterranei e gli Intrecci-Amplessi; Mario Raciti, con le Presenze-Assenze degli anni Sessanta e Settanta, esposte nella mostra in galleria Opere 1960 - ‘90.
Un omaggio a Valentino Vago, da poco scomparso, con due bellissimi grandi formati entrambi del ’67, opere queste significative dell’evolversi della nuova pittura a Milano in quegli anni. Saranno inoltre presentati artisti della “generazione di mezzo” come il giapponese Tetsuro Shimizu che si trasferisce a Milano nel 1987 per frequentare l'Accademia di Brera, dove oggi insegna, sviluppando una ricerca personalissima sulla profondità della pittura aniconica tra densità e forza del colore e la materia del supporto sagomato, in programma una sua personale in galleria a maggio/giugno 2018. Sempre nell'ambito dell'impegno accademico importante è la figura di Aldo Spoldi con la sua Accademia dello Scivolo e i suoi personaggi virtuali, con la scultura e i disegni dedicati a Il Mangiatore di Mondi, insieme ad un significativo quadro del '68, Il naso - Banda del marameo, nel quale l'artista, ancora studente, delineava la propria impronta artistica nell’ambito della contestazione giovanile in chiave ironica. Rilevante è la presenza di Gino De Dominicis, con l’opera della serie degli Alieni della metà degli anni Novanta, artista misterioso e ancora da riscoprire, singolare e dirompente la sua ricerca artistica degli anni Settanta e Ottanta, in bilico tra concettuale e ritorno alla pittura. Si giunge così a due nuove proposte; per la pittura, il giovane artista colombiano Juan Eugenio Ochoa che si trasferisce in Italia e si diploma nel 2013 al Biennio di Pittura all’Accademia di Brera con una tesi sulla pittura analitica che caratterizzerà la sua personale ricerca con la serie Iconica-Analitica; per la scultura Giovanna Bolognini, un segno che si fa scultura, come scrive Enrico Crispolti per una sua mostra personale alla Galleria Morone 6 di Milano, che sintetizza perfettamente la poetica della scultrice diplomata in Pittura a Brera, in cui il disegno e la materia pittorica prendono forma con la torsione del ferro.