Elena Modorati – Paia
La mostra Paia inaugura ufficialmente una nuova stagione espressiva nel mondo di Elena Modorati, più indirizzata verso la dimensione installativa.
Comunicato stampa
La mostra Paia inaugura ufficialmente una nuova stagione espressiva nel mondo di Elena Modorati, più indirizzata verso la dimensione installativa, in cui è ridimensionato il ruolo della scrittura presente nei più noti lavori in cera degli ultimi dieci anni (di cui saranno comunque in mostra alcuni esempi, a significare il senso di continuità con questo nuovo lavoro). Realizzati con vari materiali – garze, lamierino d’ottone, graffiature su carta, superfici specchianti e, comunque, la consueta cera – i nuovi lavori nascono dal concetto di “paia”, cioè di coppia, che significa in primo luogo “relazione”: tutto è giocato sul fatto che il paio è anche il doppio, il duo, il nucleo elementare della ripetizione e del ritmo, ma anche del rapporto fra l’uno e l’altro, l’interno e l’esterno, o di quello fra traccia e supporto. E’ il caso dei fogli con le “lacrime” graffite , lavoro posto in tensione dalle frasi a tema pronunciate dalle voci in loop dei filosofi Laura Odello e Georges Didi-Huberman. Sempre in dialogo, due lunghe garze cerate cadono verso il suolo, riflettendosi su di una superficie specchiante, come una cascata che sgorga da due punti (due occhi?); più ambiguo è il nesso fra i caleidoscopi contrapposti, dove lo sguardo si ferma sul fondo mentre sembra che i due “cannocchiali” si guardino. Ma l’opera al centro dell’esposizione è nascosta dietro un pudico paravento semitrasparente: è un letto per due persone, appena accennato nel suo perimetro: il luogo del riposo e dell’amore, dunque dell’intimità, di cui non resta che il contorno, la delimitazione di un valore, ma in bilico, sfrangiato e a perdere. L’affioramento della memoria e del tempo, così dichiarato nei suoi lavori precedenti, qui in certi casi è più mediato, in altri più esplicito, sicuramente meno intellettuale e più emotivo, più immediatamente legato al vissuto, che non è solo il vissuto, il diario dell’artista, ma la vita di tutti.
Elena Modorati è nata a Milano, dove vive e lavora, nel 1969. Si è laureata in filosofia all’Università degli Studi di Milano. Ha tenuto le più recenti esposizioni personali a Torino presso Raffaella De Chirico Arte Contemporanea nel 2017, a Milano presso la Galleria San Fedele e galleria Theca nel 2016, da Progettoarte Elm nel 2015, a Pietrasanta presso Galleria Cardi nel 2014, da Il Milione e Fabbri contemporary art nel 2013. Una sua installazione a parete è stata esposta a Bag, Università Bocconi, dal 2012 al 2016