Dynamis – M2
Il gruppo romano di ricerca artistica Dynamis presenta “M2”, performance partecipata che si interroga pragmaticamente sull’unità di misura da cui prende nome, il metro quadro, esplorando sulla scena il confine tra umano e disumano che lo spazio assume rispetto a un contesto.
Comunicato stampa
Sabato 24 febbraio (ore 19.30) e domenica 25 febbraio (18.30), nella Tenuta Dello Scompiglio di Vorno (Lucca), il gruppo romano di ricerca artistica Dynamis presenta “M2”, performance partecipata che si interroga pragmaticamente sull'unità di misura da cui prende nome, il metro quadro, esplorando sulla scena il confine tra umano e disumano che lo spazio assume rispetto a un contesto.
“M2” è una performance sulla condizione dell’uomo errante, che prende le mosse dal tema del viaggio dei migranti, rito contemporaneo in cui alla consapevolezza della tragedia si affianca la disperata necessità di rifugio. Partendo da alcuni casi di naufragio nel Mediterraneo la performance è costruita attorno a una proporzione tra superficie e persone coinvolte. Attraverso un gioco collaborativo tra sconosciuti, un invito ad abitare lo spazio, “M2” è stato sviluppato da Dynamis dell’ambito di un laboratorio teatrale per rifugiati politici svolto a Roma nel 2015 e prodotto da Teatro Vascello - Centro di Produzione Teatrale "La Fabbrica dell’Attore" in collaborazione con ONLUS Asinitas.
Instillato nel nome, Dynamis sintetizza il movimento inafferrabile tra diverse linee di ricerca sul triplice binario della formazione, della ricerca e della produzione. Il suo percorso artistico comprende esperimenti diversissimi, che mescolano le possibilita` di utilizzo delle nuove forme di comunicazione alle azioni che prendono forma da laboratori tenuti a studenti di istituti scolastici.
Nelle parole di Dynamis: «Il nostro lavoro rientra in cio` che definiamo Teatro Mercuriale. Chiariamo che con Mercuriale intendiamo appellarci al senso etimologico dell’aggettivo, “contenente una componente di mercurio” appunto, scorrevole e mobile. Si intende cioe` un teatro che entra insinuandosi negli spiragli, spesso i pochi disponibili: dalle inferriate di un carcere, alle porte video-sorvegliate del reparto di neuropsichiatria, ma anche nelle scuole dove sempre a fatica si riconosce il bisogno di certi spazi. Mercuriale, dunque, come il messaggero delle divinita` romane, inafferrabile e ambiguo, dio dell’allegrezza, custode della pace e della solidarieta`»