Spaziocentotre. A Palermo un nuovo spazio d’arte contemporanea dall’anima antiquaria
Nato da un’idea dei più giovani esponenti della famiglia Fecarotta, titolari di uno dei negozi di antiquariato più prestigiosi del capoluogo siciliano, lo spazio apre al pubblico con una mostra dell’artista Nero, mettendo in evidenza il legame tra arte antica e contemporanea
In una Palermo alle prese con i primi eventi che animeranno il programma di Capitale Italiana della Cultura 2018 e in pieno “work in progress” in vista dell’inaugurazione di Manifesta, la biennale d’arte contemporanea itinerante che il prossimo 16 giugno approderà nel capoluogo siciliano, esistono luoghi e personaggi la cui storia parte da molto lontano, storie imprenditoriali e familiari le cui tradizioni, ancora oggi, vengono tramandate e rinnovate. È il caso di Fecarotta Antichità, prestigioso negozio di antiquariato sito nel cuore della città, in via Principe di Belmonte, che il prossimo 16 marzo aprirà uno spazio dedicato all’arte contemporanea, Spaziocentotre. Alessandro Neretti, in arte Nero, sarà protagonista di Southern Blend, la mostra inaugurale del nuovo spazio curata da Christian Caliandro.
LA STORIA DI FECAROTTA. DALL’ANTIQUARIATO…
Spaziocentotre rappresenta la naturale evoluzione del gusto e della ricerca artistica avviati più di due secoli fa dal capostipite dei Fecarotta, orafo alla corte di Francesco I di Borbone (1777-1830). Fecarotta Antichità inaugura la sua attività nel 1961, offrendo alla clientela argenti, gioielli, mobili antichi, dipinti e oggetti d’arte. Già quasi cent’anni prima, però, nel 1866, la ditta Fecarotta aveva aperto i battenti in corso Vittorio Emanuele, sempre a Palermo: argenti e gioielli erano ammirati e acquistati dall’alta borghesia cittadina, dalla nobiltà dell’isola e dell’Italia appena unita e dai viaggiatori provenienti da tutta Europa.
…ALL’ARTE CONTEMPORANEA
L’idea di aprire i propri orizzonti all’arte contemporanea arriva da Francesco, Beppy e Maria Giulia Fecarotta, i più giovani della famiglia di antiquari che hanno deciso di inaugurare Spaziocentotre, sito al primo piano del negozio Fecarotta Antichità. “La nostra idea nasce dalla convinzione che sia possibile trovare una relazione tra l’arte antica e quella contemporanea, ed è su questo principio che costruiremo la programmazione futura dello spazio”, racconta ad Artribune Francesco Fecarotta. “Io e i miei fratelli”, continua Francesco, “abbiamo preso in mano una parte del nostro negozio e deciso di sfruttare le nostre conoscenze sull’arte e sull’antiquariato per affacciarci a questo nuovo mondo”. Ma è possibile, oggi, innescare relazioni tra arte antica e arte contemporanea? “È l’unico modo possibile per lavorare con l’arte contemporanea”, ci spiega il curatore Christian Caliandro, “e per farlo è necessario abbattere e far collassare tutte le dimensioni temporali e anche spaziali che possano ‘dividere’ l’antico dal contemporaneo. E il progetto Spaziocentotre promosso dai fratelli Fecarotta si ispira proprio a questa visione”.
LA MOSTRA
Come già accennato, il 16 marzo Spaziocentotre inaugurerà i nuovi spazi con Southern Blend, personale di Alessandro Neretti in arte Nero (Faenza, 1980) a cura di Christian Caliandro. In linea con la vision che caratterizza Spaziocentotre, la mostra, come spiega il curatore, “propone una visione orientata a superare le divisioni tra territori artistici: ogni epoca è infatti presente, ed è di nuovo possibile oggi – come in altri momenti – connettere in profondità zone temporali differenti: l’antico, il moderno, il contemporaneo. Il giovane artista faentino attraverso la ceramica si riappropria artigianalmente e genialmente di processi tradizionali cristallizzati. La sua ricerca rappresenta un aggiornamento prezioso della metafisica italiana che rimette al centro dell’attenzione il costruire opere minute, ingegnose, resistenti, belle e ben fatte, severe e serie nella loro ironia”. L’esposizione accoglierà, senza contraddizioni di natura estetica o stilista, una selezione di sculture di ceramica realizzate da Nero e oggetti antiquari della collezione di Fecarotta Antichità, in un allestimento caratterizzato dalla presenza ibrida di opere d’arte antica e contemporanea.
– Desirée Maida
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