La collezione di Luigi Presicce. A Siena
Museo d’Inverno, Siena – fino al 24 marzo 2018. Luigi Presicce si racconta attraverso una selezione di opere della sua collezione privata.
Tutto trae origini da due incisioni – di Arnold Böcklin ed Émile Boilvin – che accolgono il visitatore all’ingresso del Museo d’Inverno, due salette gioiello, un camino e una terrazza sospesa sopra le fonti medievali di Fonte Nuova, a Siena. Da quelle due incisioni Luigi Presicce ha tirato i fili della mostra con cui ha inaugurato il terzo anno di attività di questo luogo straordinario ideato da Eugenia Vanni e Francesco Carone con la collaborazione della Contrada della Lupa.
Ci sono 72 opere nella Collezione Luigi Presicce, così chiamata “in sintesi” dato che il titolo reale della mostra è lungo cinquanta righe, un elenco di tutte le suggestioni immediate che l’artista ha avuto di fronte a ognuno di questi lavori. All’artista pugliese Vanni e Carone hanno chiesto ciò che avevano chiesto a chi lo ha preceduto (Maurizio Nannucci, Miltos Manetas, Luca Pancrazzi, Piero e Nathalie Sartogo): scegliere e curare una selezione ragionata di opere di altri autori conservate nella sua collezione privata, capaci di testimoniare le relazioni che hanno segnato il suo percorso artistico e il suo pensiero.
Il risultato abbraccia e frastorna, spazia da Keith Haring a Lugi Ontani, da Cesare Pietroiusti a Nico Vascellari in un vortice frammentato di forme, materiali, colori, ispirazioni che si legano in modo apparentemente poco ragionato, epidermico, immediato fino a incastrarti nella ricerca del dettaglio.
‒ Giulia Maestrini
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