Premi David di Donatello 2018. Migliore Film al musical Ammore e malavita
Si è appena conclusa la cerimonia per l’assegnazione dei Premi David di Donatello 2018, la grande kermesse dedicata al cinema italiano. Ecco come è andata e chi sono i vincitori di un’edizione decisamente al femminile…
Si è conclusa da poco la cerimonia dei Premi David di Donatello 2018, la grande kermesse dedicata al cinema italiano. Dalle periferie calabresi alla camorra napoletana in chiave musical, dall’animazione “antica” alle donne forti e ribelli. I film italiani dello scorso anno giungono al verdetto finale: vince il David come Miglior Film: Ammore e malavita dei Manetti Bros. Una serata all’italiana in tutti i sensi. Dopo due anni i Premi David di Donatello tornano in casa Rai e alla conduzione va dritto il migliore della scuderia Carlo Conti, che firma un’ottima performance anche se dai toni un po’ troppo istituzionali. Tra gli ospiti della cerimonia Monica Bellucci, Pierfrancesco Favino, Roberto Bolle, Giorgia, Carmen Consoli e Malika Ayane, anche se i più attesi di tutti, sin dal loro annuncio, sono stati Steven Spielberg e Diane Keaton, rispettivamente Premio alla Carriera e David Speciale. Altra attrice a ricevere il David Speciale è Stefania Sandrelli che nel ritirare il premio ha affermato emozionatissima: “il cinema è la realizzazione del mio grande sogno iniziato nel 1961”.
IL CINEMA È ANCHE DONNA
Dopo un’apertura intensa con un testo sulle donne affidato a Paola Cortellesi, la prima a ricevere il premio è Claudia Gerini per Ammore e malavita come Migliore Attrice non Protagonista. Premiato il talento di una donna e interprete che ama il cinema e che da romana si è calata nei panni di una perfetta napoletana “caciarona”. Si dice spesso che il cinema esclude le donne, eppure i film che sono arrivati ai David di questa edizione presentano tutti uno o più personaggi femminili ricchi di sfumature. E non manca l’impegno civile. In occasione dei Premi David di Donatello le donne del cinema italiano, firmatarie di #dissensocomune hanno mandano una lettera al Presidente Sergio Mattarella chiedendo un codice etico sul luogo di lavoro e parità di salario e di incarico.
I PREMI MASCHILI
Tra i premi maschili forse il più atteso era quello al Migliore Attore non Protagonista che vedeva due effettivi “rivali”: Beppe Barra e Giuliano Montaldo. Vince il premio quest’ultimo che lo dedica a Francesco Bruni, suo regista in Tutto quello che vuoi. Passando dalla vecchia alla nuova guardia, un po’ a sorpresa ma molto gradito, arriva il premio al Migliore Regista Esordiente a Donato Carrisi per La ragazza nella nebbia, tratto dal suo omonimo best-seller.
SPIELBERG SUPERSTAR
“I leggendari maestri del cinema italiano mi hanno ispirato durante tutta la mia vita e carriera”, dice Steven Spielberg, vera star della serata con un discorso degno di una “serata da Oscar”. Per lui una inevitabile standing ovation. Il regista è in questi giorni di passaggio in Italia solo per ricevere il David alla carriera. “E’ sempre importante intrattenere il pubblico ma è sempre più importante intrattenere se stessi”, questo il consiglio dato a Spielberg da Federico Fellini. Il regista di E.T. è in queste settimane in promozione con Ready Player One, un film che promette di far impazzire i cinefili di tutto il mondo e che omaggia gli anni ’80 e ’90 del cinema.
GLI OMAGGI
Mentre in Italia si attende la data di uscita di Book Club con Jane Fonda e Diane Keaton, quest’ultima sale sul palco e incanta tutti. Indimenticabile interprete, dallo stile unico ed inconfondibile di film iconici come Io e Annie. “Quando ero ragazzina non sapevo di volere fare l’attrice, non è vero lo sapevo”, scherza, “Con mamma e papà la sera guardavamo la luna e cantavamo, io continuo a farlo, dunque ringrazio i miei genitori”. È lei, Diane Keaton a premiare il Migliore Attore dei David di Donatello 2018: Renato Carpentieri per La tenerezza. “La tenerezza è una virtù rivoluzionaria, anche la cortesia ma a volte nasconde dell’ipocrisia”. Una grande piccolo sorpresa con il premio al Migliore Documentario a La lucida follia di Marco Ferreri, un gioiellino che vede alla regia la critica cinematografica Anselma Dell’Olio, nell’omaggio ad un grande maestro del cinema italiano. Da lei un importante messaggio: “A tutte le ragazze di tutte le età: la regia è femmina“.
TUTTI I PREMI DAVID DI DONATELLO 2018:
MIGLIOR FILM
Ammore e malavita dei MANETTI Bros.
MIGLIOR REGIA
A Ciambra di Jonas CARPIGNANO
MIGLIORE REGISTA ESORDIENTE
La ragazza nella nebbia di Donato CARRISI
MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE
Nico, 1988
MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
Sicilian Ghost Story
MIGLIOR PRODUTTORE
Gatta Cenerentola
MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA
Jasmine TRINCA per Fortunata
MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
Renato CARPENTIERI per La tenerezza
MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
Claudia GERINI per Ammore e malavita
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Giuliano MONTALDO per Tutto quello che vuoi
MIGLIORE DOCUMENTARIO
La lucida follia di Marco Ferreri
MIGLIOR FOTOGRAFIA
Napoli velata
MIGLIORE MUSICA
Ammore e malavita
MIGLIOR CANZONE ORIGINALE
Ammore e malavita
MIGLIORE SCENOGRAFIA
Napoli velata
MIGLIORE COSTUMISTA ex equo
Ammore e malavita
Riccardo va all’inferno
MIGLIOR TRUCCATORE
Nico 1988
MIGLIORI ACCONCIATURE
Nico 1988
MIGLIORE MONTAGGIO
A Ciambra
MIGLIORI EFFETTI DIGITALI
Gatta Cenerentola
MIGLIORE SUONO DI PRESA DIRETTA
Nico, 1988
MIGLIORE CORTOMETRAGGIO
Bismillah
MIGLIORE FILM STRANIERO
Dunkirk
MIGLIORE FILM DELL’UNIONE EUROPEA
The Square
DAVID GIOVANI
Tutto quello che vuoi
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati