La fama se l’è creata con i black painting, Ad Reinhardt (Buffalo, 1913 – New York, 1967), le tele minimaliste che negli Anni Sessanta lo resero un modello per tanti artisti. Il suo interesse riguardò però anche altri modi in grado di raccontare direttamente il suo pensiero, come il fumetto. Questo aspetto, mai affrontato in maniera esaustiva in Italia, è quanto la mostra modenese approfondisce attraverso un apparato diversificato di materiali quali diari di viaggio, schizzi, diapositive scattate dall’artista, pamphlet, attinti dagli archivi dell’Estate of Ad Reinhardt e presentati nelle sedi della Galleria Civica e della Palazzina dei Giardini. Nella prima location vi è la serie che potremmo chiamare How to look at…, ironiche spiegazioni dell’arte e dei suoi codici, nella seconda vignette a sfondo politico che esprimono le posizioni assunte da Reinhardt verso i cambiamenti mondiali in corso durante la prima metà del Novecento.
‒ Domenico Russo
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Domenico Russo
Domenico Russo è laureato in Beni Artistici, Teatrali, Cinematografici e dei Nuovi Media presso l’Università di Parma. Ha collaborato con il Teatro Lenz e con la Fondazione Magnani Rocca. È impegnato come curatore in una ricerca che lo spinge alla…