Paesaggio. Antiche Memorie e Sguardi Contemporanei
In mostra oltre cento opere tra fotografie e dipinti articolati in quattro diverse sezioni – una collettiva di alcuni tra i più riconosciuti fotografi contemporanei, una sezione dedicata al paesaggio della Riviera del Brenta nel secolo scorso, gli affreschi settecenteschi della Villa e un’installazione “immersiva” e multisensoriale – che offrono al pubblico un ripensamento del rapporto uomo-mondo, attraverso la sua declinazione paesaggistica.
Comunicato stampa
Dal 30 marzo al 4 novembre 2018 il Museo Nazionale di Villa Pisani a Stra (Venezia) ospita la mostra Paesaggio. Antiche Memorie e Sguardi Contemporanei. In mostra oltre cento opere tra fotografie e dipinti articolati in quattro diverse sezioni - una collettiva di alcuni tra i più riconosciuti fotografi contemporanei, una sezione dedicata al paesaggio della Riviera del Brenta nel secolo scorso, gli affreschi settecenteschi della Villa e un’installazione “immersiva” e multisensoriale – che offrono al pubblico un ripensamento del rapporto uomo-mondo, attraverso la sua declinazione paesaggistica.
Il paesaggio è definito come «quella parte di territorio che si abbraccia con lo sguardo da un punto determinato», ma ha costituito l'oggetto di riflessione di molteplici discipline: geografia, ecologia, estetica, arte e architettura che, attraverso i differenti approcci scientifici, ne hanno arricchito la concezione.
Villa Pisani, inserita in un contesto costruito dall’uomo, costituisce il luogo ideale in cui innestare questa riflessione, consentendo al visitatore di godere delle opere in mostra ma anche di trasformare la visita in un’esperienza multisensoriale in cui mettere in campo livelli percettivi differenti, offerti dalle diverse tipologie paesaggistiche qui presenti, come il boschetto Ottocentesco e il giardino Settecentesco, dotato di un labirinto tra i più belli d’Europa.
La sezione contemporanea della mostra, realizzata in collaborazione con il CRAF – Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia di Spilimbergo - riunisce oltre venti tra i più importanti protagonisti italiani della fotografia contemporanea; cento opere raccontano, dal 1940 ai giorni nostri, le meraviglie, l’evoluzione e i mutamenti del paesaggio italiano: la suggestione della laguna veneziana, le cime innevate di Cortina, i vigneti delle Langhe piemontesi, le dolci colline della Val D’Orcia, il fascino di Capri, le verdi distese della Puglia, le imponenti rovine archeologiche di Agrigento, ma anche il lavoro dell’uomo nei campi, i palazzi popolari delle periferie, le architetture di ville e palazzi lasciate deperire dal tempo e dall'incuria, i poetici e malinconici siti di archeologia industriale. In mostra le opere di Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Luca Campigotto, Bruno Cattani, Giuseppe Cavalli, Carla Cerati, Elio Ciol, Mario De Biasi, Franco Fontana, Luigi Ghirri, Mario Giacomelli, Guido Guidi, Giuseppe Moder, Toni Nicolini, Cristina Omenetto, Fabiano Parisi, Francesco Radino, Fulvio Roiter, Massimo Siragusa, Carlos Solito.
La seconda sezione, dedicata alla Riviera del Brenta, è costituita dalle opere provenienti dalla Fondazione Mazzotti di Treviso ed è dedicata agli scatti che ritraggono i paesaggi incantanti che si snodano lungo il fiume Brenta, da Padova a Venezia, negli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento, quando ancora le maestose Ville Venete si stagliavano in un paesaggio pressoché incontaminato dall’industrializzazione e dall’urbanizzazione.
I paesaggi settecenteschi che arricchiscono alcuni saloni al Piano Nobile di Villa Pisani costituiscono la sezione della mostra dedicata al XVIII secolo: trentotto dipinti di Giuseppe Zais (1709 – 1784) ci restituiscono scorci fantastici, eleganti giardini all’italiana, vedute campestri, di bastioni di città, di porti di mare, di colline e verdi distese con castelli, conventi, mulini e popolati da contadini, cavalieri, pescatori, coppie di innamorati e bambini che giocano, ma anche vedute che ricordano fedelmente località note sia in Italia, come l’Isola Tiberina a Roma e uno scorcio sul fiume Arno, sia in Europa, come l’isola di Notre Dame a Parigi e una veduta di Madrid.
Il percorso espositivo si conclude nella suggestiva “Coffee House” settecentesca, immersa nel parco della Villa, che ospita un'installazione emozionale incentrata sul concetto della “finestra sul paesaggio”: il visitatore si immergerà in un ambiente irreale, dall'effetto straniante e misterioso, che gli permetterà di esser trasportato in luoghi immaginari attraverso un coinvolgente gioco d'illusione stimolato da differenti percezioni sensoriali.
La mostra rappresenta la decima tappa di quel percorso di ricerca e valorizzazione sulle forme d’arte antiche e contemporanee intrapreso congiuntamente da Munus, concessionaria dei servizi museali al Museo Nazionale di Villa Pisani, e dal Polo Museale del Veneto, a partire dal 2008.