Claudio Verna – Colore come assoluto
La mostra Claudio Verna. Colore come assoluto si propone come un nuovo focus sul tema della pittura e del colore afferente al progetto pluriennale In Pinacoteca. Finestre sul contemporaneo, avviato nel 2013 in collaborazione con il Mart e curato da Daniela Ferrari, che ha visto susseguirsi nelle precedenti stagioni le monografiche dedicate a Claudio Olivieri, Aldo Schmid, Luigi Senesi e Italo Bressan.
Comunicato stampa
La mostra Claudio Verna. Colore come assoluto si propone come un nuovo focus sul tema della pittura e del colore afferente al progetto pluriennale In Pinacoteca. Finestre sul contemporaneo, avviato nel 2013 in collaborazione con il Mart e curato da Daniela Ferrari, che ha visto susseguirsi nelle precedenti stagioni le monografiche dedicate a Claudio Olivieri, Aldo Schmid, Luigi Senesi e Italo Bressan.
Nato a Guardiagrele, in provincia di Chieti, nel 1937, Claudio Verna studia dapprima in Umbria e poi a Firenze. Nel 1961 si trasferisce a Roma dove tuttora vive e lavora. La sua ricca attività espositiva ha inizio negli anni Sessanta.
Nel 2010 è stato pubblicato il catalogo ragionato del suo lavoro, promosso dalla Fondazione VAF, la cui collezione annovera un nucleo importante di opere dell’artista, presenti al Mart come deposito a lungo termine. Tali opere consentono un’indagine completa della ricerca di Verna incentrata sull’esplorazione delle infinite possibilità del colore.
Il potere del colore è di fatto lo strumento primario con cui Verna crea le sue opere che prendono forma senza un disegno prestabilito, come lui stesso dichiara, ma per graduale stesura dei pigmenti. Il quadro prende corpo da un primo forte imprinting cromatico per trasformarsi gradatamente attraverso le velature, quelle che Verna chiama “marezzature”. «La tela bianca – scrive il pittore – è lo spazio virtuale in cui tutto è possibile, il terreno di incontro di emozione e razionalità. Il quadro acquista senso quando queste componenti trovano una sintesi, imprevista e imprevedibile».
Nella Pinacoteca del Museo di Riva del Garda saranno esposte dal 7 aprile al 10 giugno 2018, oltre alle opere proenienti dal Mart, anche dipinti di collezione privata e di proprietà dell’artista, che nel loro insieme permettono una visione completa sulla ricerca pittorica di Claudio Verna e rappresentano i momenti salienti del suo percorso.
'Il colore steso da Verna, dato pazientemente in numerosi passaggi e velature, emana luce. È vibrante, reattivo, cangiante. Come se nella pittura di Verna il rosso potesse essere più intenso, il blu più profondo, il giallo più luminoso. In ogni dipinto affiora la sensazione come dato primario, percezione prima. Come se l’artista, per dirla con l’espressione di Cézanne, cercasse in ogni tela «di esprimere quelle confuse sensazioni che ci portiamo con noi fin dalla nascita»: quelle confuse sensazioni di cui, come ci ha insegnato Kandinsky nello Spirituale nell’arte, il colore è sovrano assoluto'
(Dal saggio di Daniela Ferrari Claudio Verna, Suddito del colore, pubblicato nel catalogo Claudio Verna. Colore come assoluto)
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Immagine in copertina: Claudio Verna, Accecato, 2012, acrilico su quattro tele accostate, 240x240 cm, Collezione dell'artista. Courtesy l'artista e Monitor Roma, Lisbona