Pocket Pair – Matteo Fato / Nicola Samorì
Casa Testori presenta Iscariotes di Matteo Fato e Nicola Samorì, un progetto espositivo a cura di Alberto Zanchetta.
Comunicato stampa
La mostra è il primo appuntamento della rassegna Pocket Pair, attraverso cui il piano terra della dimora natale di Giovanni Testori viene affidato a cinque curatori incaricati di selezionare due artisti ciascuno, una scelta che corrisponde alla propria scommessa sul talento artistico.
Nel percorso espositivo le opere di Fato e Samorì si intrecciano e si sovrappongono alla memoria di Casa Testori attraverso un allestimento che sottolinea affinità tematiche tra i due artisti, che per l’occasione hanno realizzato una serie di lavori ad hoc ispirati alla passione testoriana per la pittura.
Iscariotes è il titolo scelto per questa mostra, che è al tempo stesso affermazione, ripensamento, rifiuto, trasformazione, accettazione dell’appartenenza a una tradizione. Scrive Alberto Zanchetta: «L’apostolo Giuda incarna quell’apostasia e quell’apologia che appartiene sia a Matteo Fato, sia a Nicola Samorì. E proprio come Giuda, anche le Belle Arti possono essere indotte al suicidio e alla loro redenzione. Sotto l’egida di un sacrificio che non resterà impunito, la mostra viene siglata dalla parola Iscariotes, un nome proprio che si aggiunge alla triangolazione che coinvolge gli artisti e il curatore. Il mefistofelico orgoglio del non serviam (tradire cioè la tradizione) converte il peccato di vanità in una virtù; anziché rassicurare lo sguardo, i due artisti cercando di sobillarlo con disfatte e trionfi, cedevolezze e resistenze, intermittenze e persistenze. Dipinti, sculture, disegni, collage e incisioni stabiliscono infatti un’affinità [s]elettiva, dove analogie e accidentalità rivelano una contiguità d’intenti, che però si biforca su un versante di tenebra e di turbamenti, nel caso di Samorì, o in un crinale luminoso e numinoso, nel caso di Fato. Se queste opere incarnano un “peccato”, di certo è dispensato dal rimorso e tenta al contrario di far affiorare il rimosso; in questo senso si devono leggere anche gli omaggi che ambo gli artisti dedicano a Giovanni Testori, intervenendo su libri o dipinti da lui amati e qui completamente trasfigurati. Come se non bastasse, gli ambienti della casa testoriana vengono assunti non tanto a semplice con/testo espositivo, bensì come un sotto/testo delle stesse opere. Con questa mostra, Matteo Fato e Nicola Samorì ripensano le discipline tradizionali, le rivoltano come un guanto, rispecchiandosi l’uno nell’altro. Un incontro e un confronto che ha impresso il nome dell’Iscariota”.
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Immagine di Copertina: Matteo Fato, Senza titolo / Untitled, 2013olio su lino 40 x 50 cm cassa da trasporto in multistrato Collezione privata /Courtesy dell’Artista & Galleria Michela Rizzo, Venezia
Nicola Samorì, Salt, 2013, Olio su tavola, 40 x 30 cm, collezione Coppola. Courtesy dell’Artista & Monitor Roma, Lisbona