Massimo Sansavini – Touroperator
Mostra “Touroperator, diario di Vite dal Mare di Sicilia” di Massimo Sansavini.
Comunicato stampa
Sabato 14 aprile, alle ore 18, nella Sala dell’Arengo del Castello Malatestiano di Longiano, sede della Fondazione Tito Balestra Onlus, primo incontro primaverile con gli autori de Le ali della libellula, rassegna a cura di Flaminio e Massimo Balestra.
Per l’occasione Massimo Sansavini e Pietro Caruso converseranno a margine della mostra "Touroperator, diario di vite dal mare di sicilia" di Massimo Sansavini.
La mostra itinerante Touroperator, che presenta opere di Massimo Sansavini, realizzate con il legno degli scafi dei migranti continua il suo percorso espositivo a Longiano (FC) con il patrocinio di Amnesty International.
Sansavini è l’unico artista ad aver ottenuto l’autorizzazione dal Tribunale di Agrigento per entrare nel girone dantesco del cimitero delle barche di Lampedusa, nell’ex-base americana Loran: qui accanto ai molti scafi, ormai abbandonati, sono rimasti molti degli oggetti personali che hanno accompagnato i viaggi della speranza attraverso il Mediterraneo verso la speranza di un futuro migliore.
Il legno prelevato dalle imbarcazioni abbandonate è stato trasformato dall’artista in sculture che raccontano i singoli naufragi. A ricordarceli il titolo dell’opera: la data in cui è avvenuto.
Il logo “Touroperator” trae ispirazione dalla scritta Arbeit Macht Frei che campeggiava sui cancelli dei campi di concentramento.
La mostra accolta in uno spazio istituzionale e prestigioso quale quello della Fondazione Tito Balestra, offre allo spettatore uno spunto di riflessione “altro” per conoscere attraverso l'arte uno dei fenomeni di maggiore impatto sociale si questo inizio millennio. Il percorso nasce anche per essere proposto come didattica dell'arte per le scuole che aderiranno al progetto.
Al termine dell'incontro si inaugurerà la mostra che rimarrà aperta fino al 24 giugno, dal martedì alla domenica e nei giorni festivi nei seguenti orari: 10-12 / 15-19
Massimo Sansavini, dopo gli studi all'Accademia di Belle Arti, dal 1999 è stato invitato in Brasile, per presentare i propri lavori. In seguito ha esposto in vari musei in Italia, Germania e Cina. Ha realizzato varie scenografie per la Rai. Dal 2009 collabora con la Maison Enrico Coveri, per la quale ha realizzato disegni per collezioni di moda e design. Negli ultimi anni ha iniziato ad occuparsi della questione dei migranti ideando la mostra Touroperator.
Al termine dell’incontro seguirà un momento conviviale (Nunc est bibendum) con un brindisi con l'artista.
Immagine di copertina del nuovo ciclo di incontri è la libellula realizzata appositamente da Umberto Giacon che oltre a sigillare l’intera edizione primaverile del 2018 andrà ad arricchire una collezione di opere dedicate al tema della libellula in cui sono già presenti opere di Claudio Ballestracci, Ugo Bertotti, Gian Ruggero Manzoni, Claudio Palmieri, Giovanni Tamburelli, Mario Nanni e Umberto Giovannini.