Caterina Tosoni – Linfa Plastica
Intervento artistico-ambientale permanente, Parco Rivolta, Bresso (MI).
Comunicato stampa
Linfa Plastica è un progetto nato dall’incontro tra l’artista milanese Caterina Tosoni e il Comune di Bresso, con l'obiettivo di ridare nuova linfa ai tanti ceppi degli alberi lasciati in testimonianza delle maestose piante secolari che abitavano il Parco Rivolta. Per rendere omaggio a queste storiche presenze che nel tempo hanno scandito il ritmo dei passi di chi vi passeggiava, ascoltandone i pensieri e i desideri, il Comune di Bresso ha invitato Caterina Tosoni a progettare un intervento artistico-ambientale permanente.
Al fine di porre l'attenzione sulla problematica ambientale, stimolata dalla possibilità di ridare nuova linfa ai tanti alberi abbattuti del Parco Rivolta, Tosoni ha realizzato diciotto interventi artistico-ambientali che hanno trasformato i tronchi recisi in vere e proprie sculture a cielo aperto, dando vita ad un nuovo itinerario artistico che si snoda tra le vie del parco.
Il progetto, a cura di Beatrice Audrito, è corredato da una mappa che condurrà adulti e bambini a scoprire queste sculture in bilico tra arte e natura, attraverso un percorso che riflette sul rapporto uomo-natura toccando tre aree tematiche:
Linfa Blu - La ricerca artistica, Linfa Rossa - La Plastica, Linfa Gialla - La Metamorfosi.
CATERINA TOSONI
Caterina Tosoni riflette da tempo sulle problematiche ambientali che derivano dal rapporto uomo-natura, utilizzando un materiale inusuale, la plastica, protagonista indiscussa della odierna società dei consumi. Per dare forma alla sua ricerca l'artista preleva, e dunque sottrae al proprio contesto, una serie di oggetti di plastica di uso comune per poi utilizzarli come elemento compositivo delle proprie opere: distribuendoli su una superficie bidimensionale oppure combinandoli tra loro per comporre sculture e installazioni, facendo interagire gli oggetti di plastica con elementi naturali come il legno o la pietra.
Il fulcro della ricerca artistica di Caterina Tosoni è il tema della metamorfosi, un concetto ricco di spunti e rimandi classici utilizzato dall'artista per suggerire il continuo mutamento e adattamento reciproco tra l'uomo e il pianeta. E' ciò che è avvenuto nei tanti tronchi d'albero disseminati nel parco, dove un processo di metamorfosi ha indotto il legno ad accogliere la plastica tra le sue fibre. L’opera diventa dunque il mezzo attraverso il quale l’artista si interroga sulla possibilità di interagire rispettosamente con la natura ma anche il luogo fisico in cui questa interazione si costruisce in modo armonico, risolvendosi in un’osmosi ordinata tra materiale naturale e materiale plastico.
Euritmia, la prima mostra personale di Caterina Tosoni, si svolge nel 2009 allo spazio Tashi Delek di Milano. Nel 2012 l’artista è invitata allo Spazio Oberdan di Milano, dove presenta Mutazioni Plastiche, una mostra personale a cura di Milo Goj, con catalogo e testi critici di Luca Beatrice. Nel 2016 crea opere e installazioni site-specific per la mostra I materiali della pittura, presso lo spazio espositivo Il Frantoio di Capalbio. Negli ultimi anni la ricerca di nuovi linguaggi espressivi spinge Tosoni a confrontarsi con l’arte ambientale, progettando Metamorfosi in blu, un intervento artistico-ambientale realizzato per l’edizione 2016 del progetto Terravecchia, nel borgo di Frasso Telesino (BN). Nel febbraio 2017 è invitata a partecipare alla prima edizione di MADE IN FORTE. Percorsi d’arte e di luce, una rassegna di scultura ambientale contemporanea per le vie del centro di Forte dei Marmi, curata da Beatrice Audrito e Davide Sarchioni. Nell’aprile dello stesso anno Tosoni realizza per l’azienda Guzzini l’opera Material-Immaterial, esposta all’interno dell’Orto Botanico di Brera in occasione del Fuori Salone milanese.