Be Brasil. Dal Modernismo a oggi

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO EDIT
via Maroncelli 14 , Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

17 - 22 aprile 2018 ore 10.00/20.00 Spazio EDIT - via Maroncelli 14
16 aprile - ore 18.00 Aperitivo Brasiliano
19 aprile - ore 10.00/18.00 Press Open Day

Vernissage
16/04/2018

ore 18

Uffici stampa
MARIA GRAZIA VERNUCCIO
Generi
design

Un viaggio emozionale nella creatività tropicale accompagnati ogni giorno da firme prestigiose del design brasiliano.

Comunicato stampa

Sapete che le donne sono i principali protagonisti del design brasiliano? E che i filtri per il caffè riciclati sono un materiale utilizzato per produrre lampade in Brasile? C'è molto altro da scoprire sul design brasiliano: innovativo, sostenibile e con un tocco molto femminile. Sono queste le caratteristiche principali del design made in Brasil, in scena alla Milano Design Week dal 17 al 22 aprile presso lo Spazio EDIT, in via Maroncelli 14.

Oltre 60 designer e aziende brasiliane, selezionate da Apex-Brasil - l'Agenzia brasiliana per il commercio e l'investimento, in collaborazione con il Consolato Generale del Brasile a Milano - metteranno in evidenza i diversi aspetti del design brasiliano: un percorso di conoscenza di un Paese sostenibile, creativo, competitivo e innovativo, sospeso tra l'evoluzione, lo sviluppo economico e la tradizione.

Un design innovativo
Già in prima linea nel superare le barriere del mondo del design, con i capolavori modernisti di Oscar Niemeyer fino ai premiati concetti innovativi di designer moderni come Gustavo Martini, oggi i designer brasiliani stanno sperimentando una gamma completa di risorse, traslandole in una nuova espressione di design attraverso l'impiego di una vasta gamma di materiali e metodi di produzione nuovi e innovativi. Sebbene possa sembrare eclettico, il risultato è lontano dall'essere una collezione di pezzi disarticolati. Al contrario, essi fluiscono dolcemente dai materiali più semplici a linee eleganti e forme e tonalità deliberatamente provocatorie in un confronto che pone domande e riflessioni sul design, sull'identità e sulla cultura.

Sostenibilità: una grande attenzione per l'ambiente
Il Brasiliano medio è estremamente in sintonia con la questione ambientale e un Brasiliano su due pagherebbe di più per acquistare un prodotto etico e sostenibile certificato. L'esigenza di una produzione sostenibile si riflette quindi anche nel settore del design. L'uso delle risorse naturali resta importante per molti designer brasiliani, con 214 aziende nel Paese che investono per diventare titolari della certificazione FSC (Forest Stewardship Council). In quanto tali, garantiscono che i loro prodotti utilizzino solo materiali di provenienza responsabile, e i produttori possono dimostrare il loro impegno nei confronti delle tutele ambientali. Questo impegno spinge i designer a consumare consapevolmente. Materiali sostenibili e naturali come bambù, corda di cotone, tappi di bottiglie riciclati, vernice naturale e filtri per caffè, sono solo alcuni degli elementi che i designer brasiliani utilizzano per i loro prodotti.

Le Donne, vere protagoniste del mondo del design brasiliano
Una delle più famose icone moderniste Brasiliane è Lina Bo Bardi, architetto modernista italo-brasiliana, nota per aver progettato il Museo d'Arte di San Paolo (MASP). Non a caso a lei è dedicata a Milano una delle piazze architettonicamente più nuove di Porta Nuova District. Lina Bo Bardi si fece una grande reputazione in Italia, ma a causa della Guerra Mondiale fu costretta a trasferirsi in Brasile dove trovò un nuovo potere per le sue idee sviluppando un'immensa ammirazione per la cultura popolare, che è una delle principali influenze del suo lavoro.
Un quadro significativo delle donne nel mondo del design emerge da un sondaggio recentemente pubblicato su Dezeen, un sito web specializzato in architettura e design. Questa analisi sottolinea che tra i 100 più grandi uffici di architettura del mondo solo tre sono gestiti da donne e solo due hanno un team manager che è di sesso femminile.
Guardando all'industria del design brasiliano, la situazione è più equilibrata rispetto ai dati mostrati dal sondaggio di Dezeen. Il programma Design Export sviluppato da Apex dal 2013 che coinvolge più di 300 aziende indica che vi è un 33% di donne a capo delle compagnie che partecipano al programma (10 volte di più rispetto al sondaggio di Deezeen) e il 29% delle donne a capo di uffici di design partner di queste aziende (rispetto al quasi 3% mostrato da Deezen).

La mostra
Un viaggio attraverso il volto innovativo, sostenibile e diversificato del design Brasiliano, a partire dagli anni '40, con oggetti modernisti, fino al design contemporaneo e sperimentale dei nostri tempi: la mostra BE BRASIL DAL MODERNISMO A OGGI permette ai visitatori di percorrere la storia e la cultura del Paese attraverso "From Contemporary to Today", focus curiosi e interessanti sulla storia del design nel Paese.

"O Sentar do Brasileiro" (Il modo di sedersi Brasiliano): racconta le diverse modalità e le differenti tipologie di seduta, in un Paese dalle molteplici influenze culturali. Creatività, innovazione e sostenibilità, le caratteristiche di questo progetto speciale selezionato da Apex e da Sindimóveis. Tra i designer: Jader Almeida, Guto Indio da Costa ed Estudio Bola. Curata da Ethel Leon (giornalista e professore di storia del design), è organizzata dal Progetto Raiz. Tra i prodotti esposti, la MIA Chair di Jader Almeida, che richiama linearità e geometrie semplici, pensata come un'estensione del corpo, e la CINTO Chair di Carol Gay, fatta di cinture di sicurezza e acciaio inossidabile, che intende richiamare la sovversione del normale utilizzo dei materiali.

"Mesa Brasileira" (La Tavola Brasiliana): un allestimento con un grande impatto scenografico, un tavolo predisposto con oggetti di piccole dimensioni, predisposto tra gli altri da designer del calibro di Saint James e Leandro Garcia. Proprio di Garcia è il vassoio Fita (Nastro), costituito da un bordo metallico sottile e continuo, e da un gioco di vuoti e pieni che contribuiscono alla sua funzionalità.

"Luminárias" (Luminarie Contemporanee): un'esposizione di light designer e di soluzioni per l'illuminazione, che presentano, tra le altre, creazioni di Gisela Simas, Simone Oliveira, Geo Luz Cerâmica e Accord. I grandi e voluminosi ambienti di Spazio Edit permettono a queste creazioni di presentarsi nel migliore dei modi. In questa sezione una menzione speciale per la Congonhas Pendant Lamp, creata da Gisela Simas e fatta con legno di puro noce americano, che si ispira alle ali di un areo, nello specifico di un Boeing 737-800. Per l'artista ricorda un mix di tecnologia e libertà.

"Nossa Casa" (La nostra Casa): curata da Camila Fix e da Jorn Konijn, accoglie la visione più contemporanea del design brasiliano, con un particolare focus sull'innovazione, partendo da diversi aspetti della cultura locale e utilizzandoli come elementi di differenziazione, attraverso alcuni oggetti prodotti con la stampa 3D. Tra i designer, Gustavo Martini, Ronald Sasson, Alva Design, Guto Requena e Marcio Kogan.

Un'altra sezione della mostra - realizzata dall'ambasciata brasiliana a Roma, dall'istituto Sergio Rodrigues e da Lin Brasil - è dedicata a "Sergio Rodrigues e l'Italia", per ricordare la straordinaria vena artistica del designer internazionalmente riconosciuto come il primo a creare, negli anni '50, un'identità riconoscibile per il design brasiliano. Nel suo periodo d'oro Rodrigues ha avuto un rapporto molto stretto con l'Italia. Diversi i riconoscimenti ricevuti dall'artista nel nostro Paese, tra cui quello nel 1958 a Cantú per la sua famosa Poltrona Mole. Più tardi, nel 1960, Rodrigues è stato incaricato di disegnare l'arredamento di Palazzo Pamphilj a Roma, che è poi diventato la 'Casa do Brasil', ovvero la sede ufficiale di tutte le rappresentanze Brasiliane a Roma. Obiettivo della mostra è quello di raccontare il percorso del designer, sottolineando il suo legame con l'Italia e allo stesso tempo esponendo le sue opere più significative.
Be Brasil presenta inoltre "Modern Brazilian Masters", mostra curata da Lissa Carmona (ETEL), che ripercorre tutti i pezzi più iconici dei più grandi autori moderni: dalla poltrona Dinamarquesa di Jorge Zalszupin, alla sedia Bolas De Latão di Lina Bo Bardi, dalla panchina Marquesa di Oscar Niemeyer al tavolino Joaquim di Paulo Werneck. Con un link speciale a questa parte della mostra e con una funzione di teaser, Apex-Brasil ha voluto riproporre i famosi cavalletti realizzati da Lina Bo Bardi al MASP (Museu de Arte de São Paulo) nel 1968. Il risultato è un teatro interattivo che prende vita all'Università Statale, dove lo spazio si trasforma in un display auto-esplicativo, che rende omaggio a Lina Bo Bardi e ai suoi grandi colleghi. Questa installazione utilizza la tecnologia per trasformare i pannelli trasparenti creati dalla Bo Bardi in schermi LCD trasparenti che raccontano la storia dei grandi personaggi del design brasiliano, i Brazilian Masters.

Apex-Brasil
L'agenzia brasiliana per la promozione del commercio estero (Apex-Brasil) promuove i prodotti di aziende brasiliane all'estero, con l'obiettivo di attrarre investimenti esteri in settori strategici per l'economia brasiliana.
Molteplici sono le iniziative di Apex-Brasil per promuovere l'export brasiliano all'estero. Tra le attività dell'agenzia, delegazioni commerciali, incontri di business, supporto per la partecipazione delle aziende brasiliane alle più grandi fiere internazionali, organizzazione di visite tecniche per i buyer stranieri e i decisori aziendali per scoprire le strutture produttive brasiliane e altre attività focalizzate a rafforzare l'immagine del Paese all'estero.
Apex-Brasil ha anche un ruolo fondamentale nell'attrarre investimenti stranieri diretti (FDI) in Brasile, lavorando per identificare opportunità di business, promuovendo eventi strategici e dando supporto agli investitori che vogliono allocare risorse in Brasile.