Daniel Spoerri – Edition Mat
Nel 1959 Daniel Spoerri concepisce le Edition Mat (Multiple d’art trasformable), la prima edizione di opere d’arte moltiplicate, più note in seguito e diffuse sotto il termine di “multipli”.
Comunicato stampa
Nel 1959 Daniel Spoerri concepisce le Edition Mat (Multiple d'art trasformable), la prima edizione di opere d'arte moltiplicate, più note in seguito e diffuse sotto il termine di “multipli”. Il nome MAT sta per “moltiplicazione d'arte trasformabile” e riunisce intenzionalmente le prime tre lettere della rivista di poesia concreta e ideogrammatica “material”, edita da Spoerri a Darmstadt dal 1957 al 1959.
L'edizione originaria di oggetti multipli viene limitata a 100 esemplari numerati e firmati.
Il prezzo di ciascun oggetto è unico, non tiene conto delle quotazioni di mercato.
La prima mostra delle Edition Mat si tenne a Parigi alla galleria Edouard Loeb in rue de Rennes nel 1959 e parteciparono al progetto iniziale Agam, Albers, Pol Bury, Marcel Duchamp, Bo Ek, Gerstner, Heinz Mack, Malina, Enzo Mari, Bruno Munari, Man Ray, Dieter Roth, J. R. Soto, Tinguely, Vasarely con tiratura progressiva che però non ha mai toccato i 100 esemplari.
Le collezioni 64 e 65, realizzate da Daniel Spoerri in collaborazione con Karl Gerstner e diffuse dalla Galerie Der Spiegel di Colonia, hanno introdotto opere di numerosi altri artisti tra cui Arman, Arp, Baj, Niki de Saint-Phalle, Spoerri e Villeglé ecc.
Alla base di questo progetto, c'era il desiderio di liberare il prodotto d'arte dalla sua realizzazione materiale, sancire il primato dell'idea sull'esecuzione, attribuendo così maggior rilievo al concetto e al processo rispetto alla realizzazione dell'oggetto stesso.
Il compito dell'artista è quello di formulare il progetto, la sua esecuzione invece può essere affidata a chiunque, purché si rispettino le istruzioni stabilite. Si pongono quindi le basi di un'arte concettuale.
Ma le Edition Mat sono importanti anche perché ci introducono al concetto di opera aperta. Daniel Spoerri infatti introduce il concetto di trasformabilità. I multipli realizzati non sono mai uguali a se stessi nel senso comune del termine; sono per lo più oggetti cinetici che variando ritornano in qualche modo ad essere degli originali, degli originali moltiplicati. Dice Daniel Spoerri “la trasformabilità avviene o tramite un motore che dà movimento e velocità all'oggetto, o tramite l'intervento di una mano che toccando l'oggetto, lo modifica, o tramite la percezione ottica”. Come proclamava Yves Klein “non ci sono mai problemi tecnici, solo risposte”.
Poiché oggi vedere e fruire di tutti questi lavori contemporaneamente sarebbe difficile, sia per la frammentazione tra i diversi collezionisti, sia per la scomparsa o la dispersione dovuta al trascorrere del tempo, la Fondazione Mudima, sotto la diretta supervisione di Daniel Spoerri ripropone un omaggio alle Edition Mat.
Questa operazione culturale e didattica intende far conoscere alle nuove generazioni un'avventura strabiliante all'interno della storia dell'arte del secolo scorso.