Ogni Domenica
‘Ogni Domenica’ è una mostra collettiva al femminile che ha luogo settimana dopo settimana.
Comunicato stampa
'Ogni Domenica' è una mostra collettiva al femminile che ha luogo settimana dopo settimana dal 2 Aprile al 3 Giugno al Castello di Rivara. Essa si nutre di un doppio intento e di un doppio valore: da una parte infatti vuole essere la segnalazione periodica del lavoro di un'artista e dall'altra vuole essere una segnalazione di un percorso turistico verso Rivara e il Canavese, che a volte si presenta come un vuoto nell'immaginario piemontese ed italiano.
L'invito è quello di entrare in contatto con il luogo, con la sua storia, con il suo paesaggio, con la sua tradizione, mettendosi in relazione privilegiata con un'opera d'arte e con lo specifico percorso dell'artista attraverso una rapporto doppio, biunivoco, dialettico. Antico e contemporaneo che si rincorrono, si evitano e si compenetrano tramite il taglio di una particolare visione estetica, volàno per mettere in discussione l'osservazione stessa delle cose, e per aprire gli occhi su quello che c'è intorno come se fosse la prima volta. Osservare un'artista per trovarci di fronte ad un paesaggio.
Il lavoro di queste artiste abbraccia diversi decenni. Un percorso, un ventaglio che va da fine anni '70 ad oggi e in qualche modo restituisce anche una certa linea di pensiero femminile europeo in questo spazio temporale. Ripensare a queste opere - come la grafica e il taglio dell'invito suggeriscono - significa in qualche modo vedere il museo da un'altra prospettiva. Una prospettiva se vogliamo, laterale, ma non meno importante e comunque declinata in modi differenti.
Il femminile di Petra Lemmerz (l'artista della prossima domenica) è ben diverso dal femminile di Sveva Angeletti, o da quello di Noemi Priolo, e sarà diverso da quello di Candida Höfer, Pia Stadtbaumer, Alessandra Tesi, Caterina Ermelinda Tesio, Daniela Perego, Maura Banfo e Polly Apfelbaum. Dunque è lecito porsi domande sullo stato delle cose e introdurre nuove questioni di genere.
Gli appuntamenti con le mostre "periodiche" non sono una novità assoluta del castello. Si inaugurò infatti questo format di ricerca curatoriale nel 1993, con Time To Time/Di Volta in Volta, che aveva l'obiettivo di mettere in relazione 8 giovani critici con 35 artisti nello spazio di 4 mesi. Far rivivere la freschezza di un progetto che fu nuovo come concetto, ma che è ancora una formula aperta, fertile.
Non finisce qui. Oltre alla presentazione del lavoro settimanale e la collezione permanente, vi è la stagione espositiva annuale con le mostre di Domenico Falcone, Federica Arra, Hata Hlavata, Paolo Assenza, Mario Russo e infine la serie di mostre del Centro di Documentazione: Giorgio Ciam (inaugurata l'11/03/2018) che si aggiunge a quelle di A. Boetti, G. Chiari, A. Mondino, G. Pane, H. Nitsch.
La costante femminile di 'Ogni Domenica' annuncia una specie di doppio, una sua nemesi. A giugno, infatti, si aprirà la mostra Gotico Industriale: un importante momento espositivo caratterizzato da un segno potente, dominato e spesso determinato dal maschile, dalla gravità di una figurazione che nasce dagli abissi e da un linguaggio che è metalmeccanico, industriale, gotico. Tutto questo vorrà essere un punto importante nella definizione dell'arte a Torino dagli anni ottanta ad oggi, ovvero nel complicato passaggio verso il decadimento di un'egemonia industriale che è stata metafora stessa del paese.
Fabio Vito Lacertosa