Tecnica vs narrazione. Thomas Ruff a Napoli
Galleria Lia Rumma, Napoli ‒ fino al 10 maggio 2018. Il fotografo tedesco Thomas Ruff torna a riflettere sui confini della relazione tra la soggettività del fare artistico e l’oggettività del mezzo fotografico. Lo spazio partenopeo di Lia Rumma accoglie una selezione di lavori recenti che spaziano tra tecniche dell’avanguardia e nuove tecnologie digitali.
Collocato in una posizione insolita all’interno della Scuola di Düsseldorf, Thomas Ruff (Zell am Harmersbach, 1958) incentra la sua produzione sul paradosso della fotografia come mezzo non solo artistico ma rappresentativo. La radicalità del suo pensiero emerge senza bordure nel percorso presentato a Napoli da Lia Rumma, dove l’eterogeneità tematica si esprime nel lavoro in serie.
Tutto inizia con la documentazione modificata della mostra di Jackson Pollock alla Whitechapel nel 1958, in cui sottili aggiustamenti presentano una nuova figurazione della galleria e delle opere ritratte. L’interesse per la costruzione e la manipolazione dell’immagine prosegue nei lavori successivi, dove i segni e i ritocchi che si applicavano sulle fotografie analogiche vengono evidenziati attraverso la tecnica dell’ingrandimento. Il percorso si chiude con la combinazione della serie dei negativi, in cui è il negativo a essere stampato, e delle sperimentazioni delle tecniche 3D, che traducono curve matematiche in paesaggi astratti, riprendendo i photograms di Man Ray e ribadendo che la costruzione della rappresentazione è importante tanto quanto il soggetto rappresentato.
‒ Francesca Blandino
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