Anelli di Newton
Chippendale Studio presenta Anelli di Newton, la mostra a cura di Monica Poggi.
Comunicato stampa
Chippendale Studio presenta Anelli di Newton, la mostra a cura di Monica Poggi con le opere di Silvia Bigi, Daniele Cabri, Monica Cattani, Francesca Catellani, Melany Cibrario Ruscat, Irene Petrella e Marco Zeno, nello spazio in via Pietro da Bescapè 3 a Milano, dal 4 maggio al 30 giugno 2018.
Spaziando tra i vari linguaggi espressivi della contemporaneità, Anelli di Newton porta in scena un’idea positiva di interferenza: come quando sulle superfici riflettenti si formano degli anelli concentrici colorati frutto di un’interferenza della luce, così le opere in mostra disturbano la nostra percezione della realtà e ce ne mostrano un aspetto differente.
Anelli di Newton è la tappa finale di Art School, il corso teorico-pratico sull’immagine contemporanea realizzato da Chippendale Studio, progetto didattico ideato e diretto da Luca Panaro. In quest’occasione saranno consultabili anche tutti i libri d’artista prodotti dal 2014 ad oggi in seguito al workshop Dummy Photobook, con un focus su quelli realizzati nel 2018.
La mostra è il terzo Exhibition Test di Chippendale Studio: momenti espositivi realizzati a cadenza bimestrale dagli allievi di Art School e da chi frequenta corsi individuali, con lo scopo di creare l’occasione di mostrarsi al pubblico e cercare nuove modalità espositive. Per questo Exhibition Test gli autori in mostra si sono avvalsi del contributo della giornalista e photo editor Laura Davì.
In mostra sono esposti i seguenti lavori:
- Silvia Bigi con Cicatrici (2018) parte da un incidente realmente accaduto, per mostrare attraverso due stampe e una scultura le tracce che questo ha lasciato sul corpo del padre aldilà della vacuità della memoria.
- Saturno che divora i propri figli (2018) di Daniele Cabri è la traduzione, attraverso incisioni e bruciature su un pezzo di pelle animale, del sentire dell’autore, colpito dalle suggestioni che gli altri lavori in mostra gli hanno trasmesso.
- Con Adv (2018) Melany Cibrario Ruscat preleva e fotocopia più volte le pagine pubblicitarie delle riviste, fino a deteriorarle quasi completamente, creando uno scenario offuscato dal quale emergono solo vagamente le figure di partenza.
- PÂ-YU (2018) di Monica Cattani evidenzia il significato simbolico ed emozionale del pane, con tutte le sue forti connotazioni culturali, fotografandolo con un utilizzo estremo della luce, lasciando che a parlare siano il colore e la forma.
- Che qualcuno cambi il mio punto di vista (2018) è la richiesta di un cambio di significato che Irene Petrella ci propone, coinvolgendoci attivamente in una ridefinizione di senso delle immagini che per un anno ha scattato e associato a precisi stati d’animo.
- Marco Zeno attraverso le immagini lenticolari di Structura/Anima (2018) ci interroga sulla distanza fra l’Utopia e la realtà nella sua indagine sui luoghi di cura delle malattie psichiatriche del territorio di Bergamo.
- Celeste Terrestre (2018) di Francesca Catellani è la descrizione in chiave poetica del viaggio di un’anima sulla terra, scaturita a seguito della visione di migliaia di filmini amatoriali realizzati fra gli anni Settanta e Ottanta, con i quali l’autrice ha indagato e rielaborato l’idea di memoria.
La mostra apre il 4 maggio in occasione degli open days dell’Art School che si terranno a Chippendale Studio in via Pietro da Bescapè 3, Milano venerdì 4 maggio dalle 10h alle 20h e sabato 5 maggio dalle 10h alle 18h; sabato in studio ci sarà una colazione dalle 10h alle 12h.
All’inaugurazione saranno presenti gli autori.
Dal 7 maggio al 30 giugno le visite sono su appuntamento.