Carta Bianca: Quattro + Uno
All’Atelier Alfonso Fratteggiani Bianchi alla Rocca va in scena la seconda mostra del ciclo Carta Bianca.
Comunicato stampa
Carta Bianca: Quattro + Uno a cura di Angela Madesani
All’Atelier Alfonso Fratteggiani Bianchi alla Rocca va in scena tra il 5 e il 6 maggio 2018 la seconda mostra del ciclo Carta Bianca.
Il progetto è stato affidato alla curatrice indipendente e storica dell’arte, Angela Madesani, che ha selezionato cinque giovani artisti: Paola Di Cerce, Martina Lucarelli, Alberto Messina, Rachele Moscatelli, Giulia Varesco.
Il titolo della mostra è Quattro più uno che sta a indicare non solo il numero degli artisti in mostra ma anche il differente mezzo d’espressione artistica utilizzato: quattro di loro, infatti, utilizzano la fotografia, la quinta, il collage. Opere e progetti assai diversi: quattro che si pongono, in serrato dialogo con la terra, l’ambiente di provenienza e il quinto che analizza, attraverso un lavoro di derivazione grafica e pittorica, alcune particolari accezioni del concetto di “femminile”. Interessante, inoltre, è cogliere il rapporto tra le opere e la suggestiva cornice che le ospita.
Paola Di Cerce propone una serie di fotografie tratte dal progetto Ore Dorate. Le immagini esposte si riferiscono alla natura, della quale catturano, alla luce del tramonto, l’aspetto più inaspettato, un particolare momento che caratterizza tutte le immagini: ritratti femminili e paesaggi. Essi sono legati a una appartenenza comune, sono parte di un mondo fatto di cura verso la natura e la terra sulla quale viviamo, onorandone la magnificenza.
Martina Lucarelli espone una serie fotografica tratta dal progetto Pelle. Pelle descritta attraverso un paesaggio, quello della Puglia. È il racconto di una pelle natia, un'indagine, una ricerca individuale sulle forme dell'ordinario e le sue qualità scultoree. Un incontro tra oggetti, spazi, corpi raccontati per quello che sono realmente o per quello che potrebbero essere.
Alberto Messina presenta il progetto fotografico Constatazioni, una riflessione sull’inquinamento e il concetto di decrescita. Nelle immagini in mostra, i rifiuti trovati sulla riva di una spiaggia, vicina ai luoghi delle sue origini familiari, sono estetizzati e resi lirici tramite l’utilizzo sapiente del medium fotografico.
Rachele Moscatelli propone una serie di opere su carta al cui centro è la rappresentazione della figura femminile; indagata da un lato come icona di bellezza pubblicitaria e dall’altro come depositaria dell’affetto, ma anche del dolore materno. Nella volontà di unire apparenza e sostanza, contemporaneità e tradizione, voleri e valori, il linguaggio utilizzato è semplice e diretto, la questione dell’identità femminile è affrontata accantonando gli ideologismi a favore di una presa diretta con la realtà e l’esperienza personale.
Giulia Varesco propone una serie di fotografie tratte dal progetto Tracce della Grande Guerra sulle Dolomiti, nelle immagini sono fotografati i resti delle numerose trincee del fronte austro-ungarico, che permettono ancora di respirare l’agonia e la tensione presente nei luoghi, come se il tempo si fosse fermato a 100 anni fa.