Al Castello di Miramare di Trieste l’incontro multimediale tra Massimiliano d’Asburgo e Manet
Inaugura al Castello di Miramare di Trieste una mostra multimediale che mette in relazione l’omicidio di Massimiliano d’Asburgo con le opere di Édouard Manet che dedicò a questo caso di cronaca tre grandi tele. Le immagini.
Una narrazione teatrale per dar vita ad un incontro “impossibile”, mai avvenuto nella realtà. Nasce da queste premesse la mostra Massimiliano e Manet.Un incontro multimediale promossa dal Museo storico e il Parco del Castello di Miramare a Trieste. L’appuntamento “mancato”al centro del percorso espositivo è quello tra Massimiliano d’Asburgo, imperatore del Messico, fucilato il 19 giugno 1867, e il pittore francese Édouard Manet che, indignato dalla vicenda, denunciò con le sue opere le responsabilità francesi. La storia è nota. Massimiliano, proclamato imperatore del Messico nel 1864 con l’appoggio di Napoleone III di Francia e la nobiltà locale, venne fucilato due anni dopo dalle truppe ribelli a Querétaro insieme ai suoi generali. Di fronte alle rivolte popolari, il sovrano francese aveva abbandonato Massimiliano al suo destino. L’eco della notizia giunse immediata in Europa. La morte di Massimiliano fu uno scandalo per le implicazioni politiche e culturali che portava con sé perché dichiarava i fermenti che avrebbero poi condotto alla Prima Guerra Mondiale. Manet fu particolarmente colpito dalla notizia al punto che realizzò, tra il 1867 e il 1868, tre versioni di grande formato dell’Esecuzione di Massimiliano, ma l’opera, a causa delle possibili conseguenze politiche, fu rifiutata dal Salon di Parigi e nessuna delle tre versioni fu mai esposta durante la vita di Manet. Una mostra multimediale ed immersiva di suoni, proiezioni e ambienti ricreati, corroborata da testimonianze di rilievo storico come lettere, libri, documenti e dipinti, accompagna i visitatori in un viaggio virtuale tra il Messico e Parigi. Tra i luoghi in cui morì Massimiliano e quelli in cui Manet dipinse le sue opere. Il tutto accompagnato dalla sceneggiatura ideata da Alessandro Sisti e dalla voce narrante di Lorenzo Acquaviva. Le immagini.
–Mariacristina Ferraioli
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