Primitive – Andreco

Informazioni Evento

Luogo
CASA MUSUMECI GRECO
Via della Mercede 11 , Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
15/05/2018

ore 18,30

Artisti
Andreco
Generi
presentazione

PRIMITIVE presenta l’opera di Andreco all’interno di Pd’A_Prova d’Artista, un nuovo programma speciale di Casa Musumeci Greco a cura di Rosa Ciacci.

Comunicato stampa

PRIMITIVE presenta l’opera di Andreco all’interno di Pd’A_Prova d’Artista, un nuovo programma speciale di Casa Musumeci Greco a cura di Rosa Ciacci. Gli artisti invitati espongono tutta la loro ricerca, mostrando una selezione di opere significative e non solo, portando in collezione “il proprio studio” che - per l’occasione - trasforma una camera della casa con appunti, schizzi, ricerche, attrezzi, fotografie etc.

Pd’A vuole creare una connessione diretta tra l’espressione artistica, l’artista e il pubblico.

PRIMITIVE: le cose della natura, le forme e i segni nello spazio, da quando sono nate al loro sviluppo attuale.

Con PRIMITIVE raccontiamo l’approccio di Andreco all’arte contemporanea.

L’artista fa rivivere, attraverso i suoi lavori, i suoi studi in Ingegneria Ambientale.

Dalla ricerca in campo universitario ai cantieri; dal muro, alla carta, alla tela, alla materia.

Un attraversamento continuo e fluido ed in costante mutamento, quello di Andreco. Un attraversamento senza confini geografici e – soprattutto nei progetti di arte pubblica – con installazioni site-specific pensate per il territorio e per chi lo vive, per dargli una voce ed una nuova cornice, spesso riattivandolo.

L’artista riflette sulla Natura e costruisce, crea, inventa con essa attraverso un moderno poema visivo, composto da diversi gruppi espressivi che ci mettono subito in contatto con la forma. Molte tra le sue opere hanno due linee di colore, il bianco e il nero, e ci fanno vedere soltanto forme e segni. Alcune appaiono come incompiute, se non incomprensibili, ma tutte raccontano il regno naturale: una realtà piena di ignoto, che l’uomo conosce ancora in parte.

L’universo, l’atomo, la materia, le meccaniche: guardando il lavoro dell’artista è possibile entrare in questi mondi, come per un richiamo verso gli stessi, una nuova finestra su di loro. Perché l’uomo non è solo ed è al centro di un grande insieme in gran parte incompreso.

Le piante, per esempio – citando il titolo di un’opera – sono rivoluzionarie (The plants are revolutionaires, 2017), vivono con l’umanità con passione e il rapporto reciproco che vuole farci vedere l’artista trae dall’epica.

Arte e epica

Andreco ci dà in mano degli strumenti per capire meglio quella parte del regno naturale che non ha parola, anche per accorciare le distanze. Ciò che l’uomo non capisce provoca turbamento e, quindi, allontanamento. E nella vita contemporanea, sempre più portata a far isolare, a far incontrare sempre di meno le persone – affidando molto alle tecnologie - Andreco prova ad ottenere un nuovo modo di vedere la natura, di avvicinarsi, pur mantenendo un approccio razionale.

La scienza è, in particolare, una componente importante della sua sperimentazione, e i suoi disegni ne sono eco.

Ma non solo, sia le composizioni, sia le performance, mettono in scena scienza, paesaggio, spazio e tempo.

Processi. Sviluppi.

La ricerca di Andreco è propulsiva, mostra e fa immaginare quello che non manifesta. Suggerisce nuovi scenari, anche lontani, già esistiti o immaginari.

L’Acqua – la componente fondamentale per la vita – e la Materia, sono due tra i pilastri delle sue realizzazioni.

Se entriamo nello studio dell’artista, vediamo tanti rimandi alle rocce. Molti immediati, altri meno. Pochi colori, se non in alcune opere in cui i richiami sono maggiori e vicini a forme primitive ed esoteriche, come pagine di un manoscritto contemporaneo sull’ambiente.

Arte e clima

Quella di Andreco è un’interpretazione dallo spirito scientifico che fa conoscere delle cose nuove mentre tutto scorre e muta.

A questo proposito, il cambiamento climatico è

tra gli argomenti più intensi della sua ricerca (Climate, 2011-17, con opere murarie, installazioni, sculture e performance).

Come cambia il clima mentre passa il tempo? Perché si sviluppa in un determinato modo? Qual è l’influenza dell’uomo e delle sue azioni?

La terra risponde alle continue manovre che vengono esercitate su di lei, anche se non immediatamente.

Guardando l’opera dell’artista entriamo in contatto con una visione archetipico-simbolica in cui le cose della natura vengono viste, attraverso una meticolosa analisi: dall’origine alle più svariate trasformazioni odierne.

R.C.

Andreco

Andreco è nato a Roma nel 1978.

Vive e lavora a Roma.

Andreco è dottore di ricerca in Ingegneria Ambientale sulla sostenibilità urbana, ha condotto ricerche post dottorato sui benefici ambientali delle tecnologie verdi urbane in collaborazione con l'Università di Bologna e la Columbia University di New York. Dal 2000, parallelamente alla formazione scientifica, porta avanti la sua ricerca artistica. Negli ultimi anni le due ricerche, artistica e scientifica, si sono unite in un'unica ricerca multidisciplinare che ha come tema principale: il rapporto tra spazio urbano e paesaggio naturale e tra l'uomo e l'ambiente in tutte le sue declinazioni. I lavori prodotti da Andreco sintetizzano i concetti alla base delle sue ricerche in simboli, immagini che vanno a comporre il suo linguaggio visivo e concettuale.
L’artista utilizza varie tecniche, dal disegno alla pittura, dalla scultura al video, che nelle esposizioni sono spesso combinate tra loro; realizza installazioni, performance, opere murarie e progetti di arte pubblica talvolta attraverso un percorso partecipativo.

Andreco ha partecipato a mostre e festival nazionali ed internazionali. Vincitore del Premio Speciale del “Talent Prize 2017” al Museo Macro di Roma e, nel 2016, è vincitore di Jazzi, il concorso di idee per la rigenerazione rurale. Di recente è stato direttore artistico per un Intrepida, un programma di riattivazione urbana all’interno dell’ex-Teatro Verdi di Ferrara.

L’artista ha esposto la sua opera a livello internazionale.

Una selezione: The Plants are Revolutionaries - Museo di Scienza ed Arte, Palazzo Poggi, Art City Polis, Artefiera, Bologna 2018, Parata della Fine - Centro per L'Arte Contemporanea Luigi Pecci Prato, 2017; Talent Prize - MACRO Roma 2017; Revolution Minute, Saatchi Gallery, London, 2017; CLIMATE 04 - Venice 2017; Unearth - Museo MUSAS, Santarcangelo di Romagna, 2017; Altrove Festival, Catanzaro 2017, Back to the Land - Galleria Studio la Città Verona 2016; The Rockslide and the Woods - Centrale Fies 2016; L’Erba Cattiva - Santarcangelo dei Teatri, 2015; Nuart 2014 Norvegia; Parade for the Landscape - Progetto GAP, Ramdom, Gagliano 2014; From Clouds to rocks - Traffic Gallery Bergamo 2013; Urban Legend - MACRO pelanda Roma 2013, ORTICA The Organic theme in Contemporary Art - MACRO testaccio Roma 2013; Dockvile 2013, Amburgo, Germania; Dolomiti contemporanee 2013, We Folk - Drodesera Centrale Fies 2012; Cuore di Pietra 2010-15; Videoart Yearbook 2007-14; Frontier Bologna 2012; Museo di Lissone 2013; Glastonbury festival 2008 Inghilterra; PopUP!Ancona 2007-08; Mapping Festival Svizzera; Robot Festival, Grassi Museum di Lipsia 2007 Germania.