Londra: ecco la New Royal Academy of Arts progettata da David Chipperfield

Mentre l’Italia omaggia il progettista inglese con la retrospettiva appena inaugurata alla Basilica Palladiana di Vicenza, il Regno Unito accoglie con due giorni di eventi il nuovo grande complesso culturale da lui progettato. Nel cuore di Londra.

A poche ore dal conferimento al Design Museum di Kensington del titolo di Museo Europeo dell’anno, Londra rilancia con un nuovo attesissimo spazio per la cultura. Dopo dieci anni di gestazione, tre di cantiere e un’imponente campagna di fundraising da 56 milioni di sterline, è finalmente pronta la New Royal Academy of Arts firmata David Chipperfield. Il progetto, con cui l’edificio dei Burlington Gardens affacciato su Mayfair è stato restaurato e collegato all’antistante Burlington House, sede della RA dal 1857, crea un campus di oltre 8000 mq nel cuore di Londra. Con il 70% di spazi in più a disposizione, la RA può finalmente espandere il suo programma espositivo e, per la prima volta, svelare al pubblico il lavoro di accademici e studenti della scuola. Nel 250esimo anniversario della sua fondazione, un’opportunità unica per l’istituzione britannica: “La RA è la più importante istituzione al mondo guidata da artisti e architetti” – ha affermato il presidente Christopher Le Brun in apertura della conferenza stampa– “E la NewRA è la piattaforma  ideale per diffondere il nostro contributo al mondo dell’arte e dell’architettura nei prossimi 250 anni”. 

IL PROGETTO DI CHIPPERFIELD

Il recupero dei Burlington Gardens” – ha spiegato Chipperfield entrando nel merito del progetto in occasione dell’anteprima alla stampa – “ha richiesto una serie di sottili interventi architettonici dal grande impatto programmatico”.Nell’edificio vittoriano progettato da Sir James Pennethorne come sede della University of London, l’architetto inglese ha dunque ripristinato l’originario auditorium a gradoni da 250 posti, convertito le Dorfman Senate Rooms in Architecture Studio con café, i laboratori in spazi per esposizioni temporanee e l’ala occidentale in una galleria permanente per la collezione dei royal academicians. Unico elemento di nuova costruzione? Un ponte in cemento a vista, link non solo fra i due edifici, ma anche fra la vita pubblica e privata dell’istituzione inglese. Dalla hall di ingresso dei Burlington Gardens il Weston Bridge scende infatti nel seminterrato della Burlington House, dritto nel cuore della RA School. Qui, fra le aule della scuola d’arte più antica del Regno Unito, si attraversa prima il Weston Studio con esposti i lavori degli studenti, poi uno spettacolare corridoio in volte in laterizio con calchi in gesso e schizzi preparatori, fino a giungere nello storico ingresso su Piccadilly. “Un nuovo passage ad accesso libero che collega un’importante parte della città e rende la RA parte della vita di Londra” ha concluso lo Stirling Prize 2007, protagonista in Italia della grande monografica appena inaugurata alla Basilica Palladiana di Vicenza.

L’ART PARTY DI APERTURA

“Con l’estrema flessibilità e varietà di spazi che l’ampliamento offre, la new Royal Academy of Arts diventerà il più vivace campus culturale nel centro di Londra”, ha dichiarato Tim Marlow, Artistic Director della RA. Un piano che, a guardare il programma dell’opening del prossimo 19 e 20 maggio, sembra essere già a pieno regime. In calendario, oltre a tour guidati dei nuovi spazi, attività creative, DJ set e performance, anche le inaugurazioni della personale di Tacita Dean LANDSCAPE e di Invisible Landscapes, mostra in tre atti sul rapporto tra tecnologie digitali e società. Il tutto accompagnato da street food e cocktail nella Annenberg Courtyard.

– Marta Atzeni 

www.royalacademy.org.uk

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Marta Atzeni

Marta Atzeni

Interessata alle intersezioni fra l'architettura e le arti, si è laureata in Architettura presso l’Università degli Studi Roma Tre con una tesi teorica sui contemporanei sviluppi delle collaborazioni fra artisti e architetti. Collabora con l’AIAC nell’organizzazione di eventi, mostre e…

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