Storia della materia. Ferdinando Vassallo a Salerno
Fondazione Ebris, Salerno ‒ fino all’11 luglio 2018. Ferdinando Vassallo va in mostra a Salerno con un progetto speciale, che trasforma la tradizione in innovazione e l’innovazione in visione futura.
Disseminata su oltre 500 metri quadrati e disegnata in dialogo con Maria Giovanna Sessa, curatrice e ideatrice del progetto Researching Art organizzato dalla Fondazione Ebris, la preziosa personale di Ferdinando Vassallo (Montecorvino Rovella, 1952) è come un viaggio alla ricerca dell’oggetto perduto, come un momento di scoperta, come una passeggiata che invita lo spettatore a vivere la vertigine dell’opera nello spazio, l’originarietà e l’originalità della forma. Cromaticamente erotiche, formalmente eroiche ed erratiche da una angolazione sperimentale, le ceramiche di Vassallo sono organismi nei quali è possibile riscontrare l’ansia d’infinito, la leggerezza della vanitas, l’eleganza e l’elasticità di un pensiero che sintetizza e, sotto la stella dell’ostranenie, crea mondi riflessivi.
Universi, Pluriversi, Transumans, Sacchi, Brodi Primordiali, Teschi e Vasi si estendono nello spazio per mostrare un potere attraente che bypassa il concetto abituale di cosa e (con un gioco costante tra aperto e chiuso, tra esterno e interno, tra Innen e Aussen) si apre allo stordimento, al capogiro, al piacere del piacere.
‒ Antonello Tolve
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