Puglia. Circuito del contemporaneo – The life of things

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO CARAFA
Via Francesco Rubichi, 16, 73100 , Lecce, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

ore 9.30-24

Vernissage
30/05/2018

ore 11

Generi
arte contemporanea

The life of things è la seconda tappa di Puglia. Circuito del contemporaneo, – che vede attualmente in corso le mostre “Victory of Democracy” di Andrei Molodkin a Barletta e “Victory of Pain” di Vettor Pisani a Gravina in Puglia – il progetto triennale cofinanziato dalla REGIONE PUGLIA, a seguito dell’Avviso Pubblico riguardante le Attività Culturali “Patto per la Puglia FSC 2014-2020”.

Comunicato stampa

PUGLIA CIRCUITO DEL CONTEMPORANEO
THE LIFE OF THINGS/ Ways of seeing the urban space
A cura di Marco Petroni

30 maggio h. 11.00 Open space/Palazzo Carafa, Lecce
Conferenza stampa di PUGLIA CIRCUITO DEL CONTEMPORANEO/ The life of things

31 maggio h 9.30-24.00, Lecce, Luoghi vari
The life of things/Workshop

Sarà presentato il 30 maggio alle ore 11.00 nell’Open Space di Palazzo Carafa a Lecce The life of things, un ciclo triennale di workshop, residenze, incontri aperti e mostre che andrà a suggerire le molte vite della città e le sue molteplici possibilità di lettura, ideato e curato da Marco Petroni nell’ambito di PUGLIA CIRCUITO DEL CONTEMPORANEO, progetto ideato e diretto da Giusy Caroppo.
Interverranno alla Conferenza Stampa Carlo Salvemini - Sindaco di Lecce, Antonella Agnoli - Assessore alle politiche culturali del Comune di Lecce, Rita Miglietta - Assessore alle politiche urbane del Comune di Lecce, Mariastella Margozzi - direttore del Polo Museale della Puglia, Mario Burdi – Presidente Fondazione Ettore Pomarici Santomasi, Giusy Caroppo - direttore artistico Puglia. Circuito del contemporaneo, Marco Petroni - curatore sezione The life of things/Lecce, gli artisti Alterazioni Video/Andrea Masu e Matteo Erenbourg; Antonio Ottomanelli; Maurizio Buttazzo.

Il 31 maggio per tutta la giornata Lecce sarà sede del primo workshop previsto dal progetto The life of things con protagonisti il collettivo artistico Alterazioni Video, il fotografo e designer Maurizio Buttazzo, il fotografo Antonio Ottomanelli.
The life of things è la seconda tappa di Puglia. Circuito del contemporaneo, - che vede attualmente in corso le mostre “Victory of Democracy” di Andrei Molodkin a Barletta e “Victory of Pain” di Vettor Pisani a Gravina in Puglia – il progetto triennale cofinanziato dalla REGIONE PUGLIA, a seguito dell’Avviso Pubblico riguardante le Attività Culturali “Patto per la Puglia FSC 2014-2020”. Puglia. Circuito del contemporaneo si pone l’obiettivo di costruire stabilmente sul territorio pugliese un marchio di riferimento per l’organizzazione di mostre d’arte contemporanea, prevalentemente all’interno dei siti di rilevanza storico artistica e paesaggistica, muovendo dall’idea di “museo temporaneo diffuso.
Ideato e curato dalla storica dell’arte Giusy Caroppo, il Puglia. Circuito del contemporaneo è promosso dalla rete costituita dalla Fondazione Ettore Pomarici Santomasi di Gravina in Puglia (capofila), dall’associazione Eclettica Cultura dell’Arte di Barletta, con la guida del Polo Museale della Puglia nell’ottica della riforma ministeriale che promuove reti regionali tra luoghi della cultura pubblici e privati.
The life of things, nella declinazione Ways of seeing the urban space, vuole essere una riflessione sulla capacità dello spazio urbano di produrre e provocare effetti, al di là della sola presenza fisica, attivando una trasmissione di conoscenza, funzione primaria di ogni attività culturale. I paradigmi declinati nel progetto sono tre: tradizione, traduzione e tradimento, concetti apparentemente distanti e inconciliabili ma che sono legati dalla stessa radice latina tradĕre che significa, appunto, trasmissione di saperi, tecniche e quindi culture. Un progetto che intende sottolineare le molte vite della città e dei suoi abitanti attraverso una lettura transdisciplinare che intreccia, incrocia varie sensibilità, dall’urbanistica alla fotografia, dal design all’antropologia, alla ricerca di una lettura il più aperta possibile della città nella sua dimensione materiale e immateriale.

PROGRAMMA The life of things/ways of seeing the urban space/30-31 maggio, Lecce
30 maggio h. 11 Open space/Palazzo Carafa, Lecce
Conferenza stampa di PUGLIA CIRCUITO DEL CONTEMPORANEO/ The life of things

Saluti istituzionali
Carlo Salvemini, Sindaco di Lecce
Antonella Agnoli, Assessore alle politiche culturali del Comune di Lecce
Rita Miglietta, Assessore alle politiche urbane del Comune di Lecce

Partecipano
Mariastella Margozzi, direttore del Polo Museale della Puglia
Mario Burdi – Presidente Fondazione Ettore Pomarici Santomasi
Giusy Caroppo, direttore artistico Puglia. Circuito del contemporaneo
Marco Petroni, curatore sezione The life of things/Lecce
Gli artisti: Alterazioni Video/Andrea Masu e Matteo Erenbourg; Antonio Ottomanelli; Maurizio Buttazzo

31 maggio h 9.30-24.00, Lecce, Luoghi vari
The life of things/Workshop
9.30 /13.30 Luoghi vari
Presentazione degli artisti coinvolti, lezione aperta e accreditamento workshop
16.00/24.00 Luoghi vari
Sopralluoghi nella città di Lecce per una lettura della città

I protagonisti del primo workshop
Alterazioni Video, collettivo artistico fondato a Milano nel 2004 da: Paololuca Barbieri Marchi, Alberto Caffarelli, Matteo Erenbourg, Andrea Masu e Giacomo Porfiri. Dal 2004, Alterazioni Video ha partecipato a varie mostre internazionali: Disobedience (Künstlerhaus Bethanien, Berlino 2005), 52 Biennale di Venezia 2007, Remote Control (MoCA, Shanghai 2007, Manifesta 7 (Rovereto 2008) , 12 Biennale di architettura di Venezia 2010, Freak Out (Greene Naftali Gallery, New York 2013). Tra le mostre personali: Chelsea Art Museum (New York, 2006), MAR museo d'Arte di Ravenna (Ravenna, 2014) e Careof (Milan, 2016).
Sono inoltre conosciuti per aver coniato il termine Incompiuto Siciliano. Incompiuto Siciliano ha come obbiettivo la rilettura del paesaggio italiano e dell'architettura incompiuta. Si tratta di un progetto in progress, iniziato nel 2006, un vero e proprio censimento dell'Italia lasciata a metà, un'indagine sulle rovine della contemporaneità, che oggi trova compimento nella creazione di un Parco Archeologico dell'Incompiuto a Giarre, (Sicilia, 2010). L'intento del progetto è ribaltare la percezione negativa che l'opinione pubblica ha delle opere pubbliche incompiute fino a dichiararne la dignità di opere d'arte e a trasformarle così in una risorsa economica. Incompiuto Siciliano è diventato oggetto di studio nei politecnici e nelle università ed è stato argomento di molte pubblicazioni sui giornali e televisioni Italiane ed estere.
Maurizio Buttazzo, fotografo, designer non convenzionale che opera alla ricerca di nuovi sistemi di produzione per l'introduzione del riciclo come pratica progettuale e produttiva. A dispetto della tecnologia che sembrerebbe riempire tutti gli spazi della nostra vita, Buttazzo predilige pratiche creative che trovano un riferimento forte nella manualità e nel riportare a nuova vita rifiuti e scarti della nostra distratta quotidianità. Un insieme, quindi, di pratiche meticcie che aiutano a cogliere sentieri dal volto umano su cui costruire un design e uno sguardo più etico e responsabile.

Antonio Ottomanelli ha studiato architettura a Milano e Lisbona e si è accostato alla fotografia come strumento per indagare il territorio, indicatore delle dinamiche sociali e delle tensioni economiche, sociali e culturali. Fondatore e curatore di Planar, un luogo di di- scussione, dibattito, ricerca e formazione sulla fotografia contemporanea e sulle arti visive più in generale. La fotografia come strumento per costruire piattaforme di conoscenza e infrastrutture atte ad accogliere documenti visuali e progettuali. Vincitore del FOAM Talent Prize 2016 ha esposto in importanti mostre internazionali come Biennale di Architettura di Venezia, MoMa di Ny, Foam di Amsterdam. Ha collaborato con varie riviste tra cui Domus. “I miei progetti riflettono sul concetto di identità. Per identità io intendo la conoscenza delle forze economiche e politiche che determinano una particolare condizione sociale del singolo individuo in relazione alla comunità”.