Aart Schonk – La Mano Creativa
mostra di sculture di Aart Schonk, un tributo all’opera di questo artista olandese, scomparso nel dicembre del 2015.
Comunicato stampa
Continua la stagione espositiva dell’Istituto Universitario Olandese di Storia dell’Arte di Firenze, dedicata alle ultime espressioni della cultura dei Paesi Bassi in relazione con l’arte italiana.
Si inaugura giovedì 31 maggio 2018 La Mano Creativa, mostra di sculture di Aart Schonk, un tributo all’opera di questo artista olandese, scomparso nel dicembre del 2015. Schonk ha sempre avuto un legame molto forte con Firenze, dove ha insegnato per alcuni anni all’Istituto Olandese e con Pietrasanta, dove ha passato le sue estati dalla fine degli anni Settanta, vicino alle cave in cui sceglieva il marmo per creare la sua arte.
Fino al 28 giugno all’Istituto Olandese si potrà ammirare la sua ultima composizione di nove statue Progetto Gaia, oltre ad una serie di statue di dimensioni più piccole ispirate alla mitologia greca. Mentre dal 4 al 15, nel giardino di Torre di Sopra, a pochi passi dall’Istituto - eccezionalmente aperto al pubblico dalla famiglia proprietaria, grande collezionista dell’artista – sarà esposto Metamorfosi, uno fra i suoi primi progetti scultorei.
Le opere esposte sono uno spaccato dell’espressione creativa di Schonk, che traeva dalle profondità del marmo le sue creature monumentali e guardava al mondo mitologico, ma anche alla tradizione fiorentina di Donatello e Michelangelo, per narrare una sua personale storia dell’esistenza umana. Sentimenti ed emozioni escono fluenti dalle sue sculture, animate da amore, rabbia, attesa, dubbio, e fermate in una dimensione sollevata dal tempo e dallo spazio.
L’artista ha sempre lavorato il marmo senza l’ausilio di macchinari, ma solo con le sue mani e il mazzuolo, utilizzando il metodo Taille directe o Taglio Diretto, un approccio non pianificato con cui scolpiva direttamente la pietra per ottenere l’opera finale, senza modelli in scala o maquette, ma affidandosi completamente al suo occhio interiore o ad un modello dal vivo in posa davanti a lui.Ha sempre cercato di far risaltare le figure tridimensionalmente ma il profondo rispetto per i materiali usati e per la natura lo hanno spinto a prediligere il non-finito, in cui le figure sembrano emergere naturalmente dalla pietra.
“È solo grazie alla profonda comprensione del materiale, della figura umana, dell’anatomia del corpo e della mente e alla mia tenacia, che è nata in me la determinazione per raggiungere il mio obiettivo artistico” - Aart Schonk
Ritratto Aart Schonk
Aart Schonk nasce a Laren nei Paesi Bassi nel 1946, in una famiglia di artisti: i genitori erano entrambi pianisti, il nonno paterno Jan Schonk era famoso per le sue ceramiche e il nonno materno Bart van der Leck uno dei fondatori del Neoplasticismo. Dal 1966 al 1971 studia alla Rijks Akademie di Amsterdam, dove insegna disegno anatomico dal 1972 al 1987. Nell’estate del 1968 visita per la prima volta Carrara e realizza la sua prima scultura presso lo studio Nicoli, dove lavoravano tanti scultori provenienti da tutto il mondo. Era il periodo dominato dall’arte astratta e da scultori come Henry Moore e Marino Marini, i maggiori esponenti di tale corrente. Nel 1976 scopre Pietrasanta, dove conosce gli scultori figurativi Bruno Lucchesi e Stanley Bleifeld, con cui stringe una grande amicizia, e dove vivrà e lavorerà tutte le estati, fino alla sua morte nel 2015. Appassionato di mitologia greca e romana, dal 1993 Schonk lavora come scultore a tempo pieno. Per lungo tempo insegna agli studenti dell’Istituto Universitario Olandese di Storia dell’Arte di Firenze. Numerose le mostre personali e collettive in tutta Europa e i riconoscimenti internazionali ricevuti, tra cui nel 2008 il Premio Internazionale “Pietrasanta e la Versilia nel mondo”. Tra i progetti speciali realizzati, due busti dei Re d’Olanda per l’Università di Leida e per la Corte Suprema dell’Aja.
La mostra è organizzata dall'Istituto Universitario Olandese di Storia dell'Arte, in collaborazione con Miriam Welsing, direttore dell’agenzia MIRacoli www.miracoli.it
L’Istituto Universitario Olandese di Storia dell’Arte di Firenze, fondato nel 1958, promuove la florida tradizione di scambio culturale tra l’Italia e i Paesi Bassi, attraverso un’intensa attività di ricerca sull’arte italiana, l’arte olandese e fiamminga e il lavoro degli artisti olandesi e fiamminghi nel nostro Paese. L’Istituto offre alloggio a studiosi e studenti provenienti dai Paesi Bassi e non solo, mettendo a disposizione numerosi strumenti di ricerca e formazione, tra cui la fornita biblioteca. Vengono pubblicate annualmente opere accademiche e organizzati convegni internazionali, conferenze e corsi di approfondimento. L'Istituto fa parte dell'Università di Utrecht ed è amministrato dal Comitato esecutivo degli Istituti Accademici Olandesi all’estero.