Gong: al Forte di Belvedere di Firenze l’antologica dedicata a Eliseo Mattiacci. Le immagini
Dopo le monografiche di Giuseppe Penone, Antony Gormley e Jan Fabre, e la collettiva Ytalia, ancora una volta il Forte di Belvedere accoglie un grande appuntamento espositivo aperto per tutta l’estate
Tra la terra e il cielo, tra il centro città e le colline fiorentine, le monumentali sculture in acciaio corten di Eliseo Mattiacci (Cagli, 1940), collocate nei giardini terrazzati del Forte di Belvedere, “sembrano carta, carta leggera…”, racconta Sergio Risaliti, neo-direttore artistico del Museo Novecento e curatore dell’antologica Gong. Un anno dopo il progetto diffuso Ytalia, l’annuale mostra estiva promossa dal Comune di Firenze riprende il formato originario, concentrandosi su un unico autore e privilegiando una sede unitaria. Nelle sale interne del Forte, su due livelli, sono stati esposti disegni del ciclo Predisporsi ad un capolavoro cosmico-astronomico del 1980-81, i frottages su metallo dei Campi Magnetici, le Cosmogonie, i recenti Corpi Celesti del 2005-15 e una selezione di opere storiche. Tra queste anche l’installazione Recupero di un mito (1975), qui ripresentata per la prima volta dalla mostra alla galleria L’Attico di Roma degli Anni Settanta: alle pareti ingrandimenti di ritratti fotografici di pellirosse si susseguono; a terra, piccole dune di sabbia ricoprono il pavimento storico. All’esterno, negli stessi spazi in cui nell’estate 2017 venne collocata, tra le altre opere, Calamità Cosmica di Gino De Dominicis, fino al 14 ottobre 2018 i visitatori potranno muoversi tra alcune opere di ispirazione cosmico astronomica di grandi dimensioni, come i totem Verso il cielo (1987), Vedere verso l’alto (1992) e l’inedita Scultura che guarda (2008-2009). Accompagnata da un programma di attività per bambini, ragazzi e adulti e di visite guidate, Gong. Eliseo Mattiacci sarà inaugurata il 2 giugno, con un’apertura gratuita dalle 16.00 alle 21.00. Ecco un’anteprima fotografica…
– Valentina Silvestrini
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