Massimo Bartolini – Caudu e Fridu

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO ONETO DI SPERLINGA
Via Bandiera 24, Palermo, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Dal 15 giugno (press preview) al 18 giugno dalle h12.00 alle h19.00
Dal 19 giugno al 15 settembre dal martedì al venerdì dalle h17 alle h20
sabato dalle h 10 alle 12 e dalle 17 alle 20

Vernissage
16/06/2018

ore 17

Contatti
Email: info@fondazionevolume.com
Sito web: http://www.fondazionevolume.com
Artisti
Massimo Bartolini
Curatori
Claudia Gioia
Generi
arte contemporanea, personale

Fondazione VOLUME!, nell’ambito degli eventi collaterali della Biennale Manifesta 12 a Palermo, presenta Caudu e fridu di Massimo Bartolini a cura di Claudia Gioia.

Comunicato stampa

Dal 16 giugno al 15 settembre la Fondazione VOLUME!, nell’ambito degli eventi collaterali della Biennale Manifesta 12 a Palermo, presenta Caudu e fridu di Massimo Bartolini a cura di Claudia Gioia.

L’opera site specific pensata per gli spazi di Palazzo Oneto, costruito verso la fine del XVII secolo e che riapre al pubblico in questa occasione dopo un importante restauro, è concepita in stretta relazione con la storia e la tradizione della città. Il caldo ed il freddo del titolo sono estratti da un graffito ritrovato sulle pareti delle celle di Palazzo Chiaramonte Steri che ospitò dal 1600 al 1782 il tribunale dell’Inquisizione e fa riferimento alle febbri terzane che colpivano i detenuti. Queste scritte, tracciate con mezzi di fortuna e talvolta situate in punti non visibili alle guardie, nel lavoro di Bartolini assumono un ruolo e un aspetto opposto: quello di una scritta al neon rosso, che si staglia sulla parete come un urlo fragoroso che viene dal silenzio, come un’insegna che esplode nella notte.

In un continuo gioco di opposizioni e ossimori, alla scritta si contrappone la grande installazione che invade gli spazi del salone di Palazzo Oneto: una serie di luminarie tipiche delle feste siciliane, dopo essere state spente e disposte nello spazio come se si ritirassero dopo la festa - quasi a cancellare l’architettura che le ospita - da oggetto pubblico diventano un oggetto privato che, dimenticato il caos delle strade, si offre allo sguardo silenzioso degli spettatori.

“Il silenzio – afferma l’artista – è difficilmente condivisibile, è affare privato, ma l’unica possibilità di sovvertire le sorti tragiche che la nostra irrequietezza di umani promette è nella condivisione pubblica del silenzio”. A dialogare con la caotica e barocca sovrapposizione delle luminarie sono gli elementi che compongono l’apparato decorativo del palazzo: complesse composizioni in stucco sulla tradizione degli oratori del Serpotta e sontuosi affreschi tipici di una abitazione settecentesca.

Come scrive la curatrice Claudia Gioia “Massimo Bartolini ci introduce in un ambiente di filigrana, una membrana fragile di luminarie spente attraverso cui intravedere la struttura forte di un interno di Palazzo Oneto. Storia e transitorietà si rincorrono nei chiaroscuri di ombre reciproche così come le domande su chi ha spento le luci e su chi potrà riaccenderle e per quali nuove visioni. Spento e silenzio opposto alla luce calda e rossa da un altrove laterale fatto di memoria riscritta con parole di neon per arrivare a noi dai tempi arbitrari dell'Inquisizione. La quiete a luce spenta, la paura con la luce, un ossimoro che attraversa il progetto di Bartolini, così come il nostro tempo, per un invito a pensare alla luce e alle parole oltre l'apparenza”.

La mostra è realizzata con il supporto di Magazzino Arte Moderna Roma, Massimo De Carlo Milano, Londra, Hong Kong e per Palazzo Oneto si ringrazia Roberto Bilotti Ruggi D’Aragona.

Bio
Massimo Bartolini, nato nel 1962 a Cecina (LI) dove vive e lavora.
Ha partecipato a mostre personali e collettive tra le quali si ricordano:
Mostre personali e progetti: PS1, New York, NY USA; Abteiberg Museum Moenchengladbach; GAM, Torino; Museu Serralves,Porto,P; Ikon Gallery, Birmingham, UK; Nuovi Committenti, Mirafiori Torino; Fruitmarket Gallery Edimburgh, Scotland; SMAK Gent, B, Museo Marino Marini, Firenze; Fondazione Merz, Torino e presso le gallerie Massimo De Carlo, Milano, Magazzino, Roma e Frithstreet Gallery Londra.
Fra le mostre collettive: 49th, 53rd,55th Venice Biennale, I; 6th and 9th Shangai Biennale, CHN; 28th Sao Paolo Biennale, BR; Manifesta 4, Frankfurt,D; 28th Biennale of Pontevedera, E. ; Documenta 13, Kassel, D; Ecstasy in and About altered states, MOCA Los Angeles, USA; Perception of space, Museum Boijmans Von Beuningen, Rotterdam, NL; The Moderns Castello di Rivoli Torino.

Info:
Massimo Bartolini, Caudu e Fridu
a cura di Claudia Gioia
Opening: 16 Giugno 2018 h 17:00
Dal 15 giugno (press preview) al 18 giugno dalle h12.00 alle h19.00
Dal 19 giugno al 15 settembre dal martedì al venerdì dalle h17 alle h20
sabato dalle h 10 alle 12 e dalle 17 alle 20
Palazzo Oneto di Sperlinga
Via Bandiera 24, Palermo
Organizzazione: Lorenzo Calamia
[email protected]
Ufficio Stampa: Roberta Pucci e Antonella Liucci [email protected]
Tel +39 06-6892431
Cell +39 340 8174090
o +39 388 1707863

Massimo Bartolini, Caudu e Fridu
Opening 16 June 2018 5 p.m.
Palazzo Oneto di Sperlinga
Via Bandiera 24, Palermo

From June 16th until to September 15th Fondazione VOLUME!, as part of Manifesta 12 Collateral Events in Palermo, presents Caudu e Fridu by Massimo Bartolini curated by Claudia Gioia.

The site-specific work designed for the spaces of Palazzo Oneto di Sperlinga - built towards the end of the seventeenth century and which reopens to the public on this occasion after an important renovation - is conceived in relationship with the history and tradition of the city. The heat and cold (Caudu e Fridu) of the title are drawn from a graffiti found in the cells of Palazzo Chiaramonte Steri, that between 1600 and 1782 hosted the court of the Inquisition, and refer to the fever that affected the prisoners. These writings, traced with makeshift means and sometimes located in places not visible to the guards, in Bartolini's work take on a different role: that of a red neon sign, which stands out on the wall like a thunderous shout coming from the silence, like a sign that explodes in the night.

In a continuous progression of oppositions and oxymorons, the inscription contrasts with the large installation that invades the spaces of Palazzo Oneto: a series of luminarie typical of Sicilian festivals, that after being extinguished and arranged in the space as if they were retired after the festival party - almost to erase the architecture that houses them – are transformed from a public object to a private one that, forgotten the chaos of the streets, offers itself to the silent gaze of the viewers.

"Silence - says the artist - is difficult to share, it is a private issue, but the only possibility of subverting the tragic fate that our human restlessness promises resides in the sharing of our silence with the others".

As the curator Claudia Gioia writes, "Massimo Bartolini introduces us into a delicate environment, a fragile membrane of unplugged luminarie that offers a glimpse into the strong structure of a room of Palazzo Oneto.
History and transience chase each other in their own shadows as well as the questions about who turned off the lights and who will be able to turn them back on and according to which new vision. Silence opposite to the warm red light coming from a distance made of memory rewritten with neon words reaches us from the ancient times of the Inquisition. The quiteness of the unplugged lights contrasts with the fear of the brightness, an oxymoron that runs through the project of Bartolini, as well as our time, an invitation to think about light and words beyond appearance".

Thanks to Magazzino Arte Moderna Rome, Massimo De Carlo Milan, London, Hong Kong, Frith Street Gallery. Thanks to Roberto Bilotti Ruggi D’Aragona for the concession of Palazzo Oneto di Sperlinga.

Bio
Massimo Bartolini was born in 1962 in Cecina (LI) where he lives and works. He has participated in solo and group exhibitions.
Personal exhibitions and projects: PS1, New York, NY USA; Abteiberg Museum Moenchengladbach, D; GAM, Turin, I; Museu Serralves, Porto, P; Ikon Gallery, Birmingham, UK; New Clients, Mirafiori Turin, I; Fruitmarket Gallery Edimburgh, Scotland; SMAK Gent, B, Marino Marini Museum, Florence, I; Fondazione Merz, Turin, I; and at the Massimo De Carlo, Milan, Magazzino, Rome, and Frithstreet Gallery London galleries.
Collective exhibitions: 49th, 53rd, 55th Venice Biennale, I; 6th and 9th Shangai Biennale, CHN; 28th Sao Paolo Biennale, BR; Manifesta 4, Frankfurt, D; 28th Biennale of Pontevedera, E.; Documenta 13, Kassel, D; Ecstasy in and About altered states, MOCA Los Angeles, USA; Perception of space, Museum Boijmans Von Beuningen, Rotterdam, NL; The Moderns Castello di Rivoli Turin.