Incontro #18 The Ultimate Boon
“Incontro #18 The Ultimate Boon” è l’ultimo appuntamento del ciclo di INCONTRI # di quest’anno, che ha visto diversi giovani artisti misurarsi con lo spazio espositivo della Fondazione Pini, generando in esso nuove traiettorie.
Comunicato stampa
“Incontro #18 The Ultimate Boon”è l’ultimo appuntamento del ciclo di INCONTRI # di quest’anno, che ha visto diversi giovani artisti misurarsi con lo spazio espositivo della Fondazione Pini, generando in esso nuove traiettorie. Sotto la guida di Adrian Paci e Gianni Caravaggio e con il coordinamento di Leonardo Pellicanò, questo ciclo d’incontri si è proposto come un laboratorio attivo generante un’aperta riflessione sul dialogo e sull’interazione tra spazio, opera e spettatore. L’occasione delle mostre diventa un pretesto per stimolare la discussione e la finalizzazione di progetti e collaborazioni tra i giovani artisti. L’occasione di confrontarsi con lo spazio espositivo offre agli studenti che devono ancora attuare un’uscita dall’ambito accademico di trovare una specificità della loro pratica artistica in relazione ad un contesto.
Durante il ciclo di INCONTRI di quest’anno le opere non sono state concepite come singole entità ma come contributo ad un’immagine complessiva, ridefinita e plasmata da un intenso lavoro sullo spazio espositivo. Il display è stato ragionato in relazione alla sfida di risignificare lo spazio in nuovi modi durante lo scorrere delle mostre, esplorando le sue possibilità espressive tramite continui spostamenti della visione. Il focus principale è stato sulla pittura, scultura ed installazione.
“INCONTRO# 18 The Ultimate Boon”funge da momento conclusivo di questo terzo ciclo in cui convergono le molteplici tematiche e i diversi immaginari toccati dalle mostre precedenti. Leonardo Pellicanò, coordinatore degli INCONTRI # di quest’anno, invita per l’ultima volta gli artisti a partecipare tramite la loro produzione pittorica, con un invito di portare la loro intera produzione durante l’allestimento, che man mano andrà scremata a seconda dell’immagine complessiva che si andrà a creare.
I quadri degli artisti, carichi di stratificazioni e narrazioni, selezionati in concomitanza con una rifunzionalizzazione dello spazio, vengono mostrati come piccoli elementi preziosi di una costellazione. Leonardo Pellicanò per questo ultimo appuntamento, propone un’installazione pittorica site-specific che fungerà da astro all’interno della mostra, avanzando nella sala grande della galleria della Fondazione; come primo spettatore, ed occhio osservante all’interno della mostra.