Torna Art of the Treasure Hunt, la rassegna che porta l’arte nelle cantine del Chianti
Torna dal 1 luglio Art of the Treasure Hunt 2018, la manifestazione che coniuga enologia ed arte contemporanea nelle più importanti aziende vinicole della Toscana…
Un percorso a metà strada tra enologia e arte contemporanea che coinvolge sei aziende vinicole della “regione” del Chianti, terra di grandi vini conosciuti in tutto il mondo. È Art of the Treasure Hunt, la rassegna, organizzata dalla mecenate Luziah Hennessy, che porta l’arte nelle cantine toscane.
GLI ARTISTI
Si intitola Time is the Game of Man la terza edizione di Art of the Treasure Hunt, che inaugurerà il 1 luglio e coinvolgerà quattordici gli artisti, provenienti da undici paesi, che installeranno i loro lavori in sei cantine nella campagna toscana. Magdalena Abakanowicz, Alin Bozbiciu, Stefan Brüggemann, Cyril de Commarque, Sylvie Fleury, Kevin Francis Gray, Henrik Håkansson, Ibrahim Mahama, Servane Mary, Raul de Nieves, Alfredo Pirri, Angélique Stehli, Pascale Marthine Tayou e Cheyney Thompson sono gli artisti scelti per l’edizione 2018. Un percorso espositivo che si snoderà fra le cantine più celebri della zona che hanno scelto di “gemellarsi” in un progetto che durerà per tutta l’estate per concludersi il 14 ottobre. Una mostra che ha come filo conduttore il senso del tempo, testimoniato da opere che attraversano oltre sessant’anni di storia dell’arte: dalla compianta Magdelena Abakanowicz, classe 1930, alla giovanissima Angélique Stehli, nata nel 1993.
LE AZIENDE COINVOLTE
Molte delle cantine coinvolte hanno già avviato da tempo progetti legati all’arte contemporanea con collezioni permanenti o mostre temporanee. Nulla di nuovo sotto il sole dunque? Non proprio perché Art of the Treasure Hunt è pensata e ideata come una mostra a sé con il filo conduttore comune. Fino a ottobre i cortili, gli edifici storici e le cantine delle tenute selezionate per questa terza edizione della rassegna faranno da sfondo all’esposizione di sculture e installazioni firmate da artisti di rilievo del sistema dell’arte internazionale. Il Castello di Brolio ospiterà le installazioni di Sylvie Fleury, Magdalena Abakanowicz e Pascale Marthine Tayou. Le opere di Kevin Francis Gray, Servane Mary, Cyril de Commarque e Ibrahim Mahama saranno invece collocate a Colle Bereto. Due sculture di Gray saranno collocate anche all’interno dell’azienda Felsina. Al Castello di Volpaia troveranno spazio le fotografie di Angélique Stehli, mentre Borgo San Felice presenterà alcuni lavori di Alfredo Pirri, provenienti dalla grande retrospettiva del 2017 al Museo MACRO di Roma e l’opera di Raul de Nieves The Temptation, presentata alla Biennale di Whitney 2017 posta in dialogo con le opere site specific di Alin Bozbiciu, Henrik Håkansson e Stefan Brüggemann. Villa di Geggiano ospiterà, infine, un lavoro site-specific realizzato ad hoc da Cheyney Thompson.
– Mariacristina Ferraioli
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