Inaugura Kura. il nuovo spazio del magazine Cura. a Milano. Affiancherà l’attività di Basement
A parlarne con Artribune sono Andrea Baccin e Ilaria Marotta che aprono un nuovo spazio nella Fonderia Artistica Battaglia, in Via Stilicone, negli spazi che furono di Peep-Hole. Ecco come sarà.
“Pensiamo che KURA. sia anzitutto una nuova opportunità per lavorare con artisti della scena internazionale che seguiamo e stimiamo e con un board di curatori che affiancherà la programmazione. KURA. è quindi un’estensione del nostro progetto. Siamo felici che questo avvenga a Milano grazie al rapporto che si è instaurato con la Fonderia Artistica Battaglia, con cui abbiamo avviato una collaborazione fluida, comprensiva dei ruoli e degli spazi, in cui ognuno possa attingere al meglio dall’esperienza e dalle capacità dell’altro”. A parlare con Artribune sono Andrea Baccin e Ilaria Marotta, fondatori di Cura., progetto estremamente complesso e articolato nato nel 2009 a Roma come iniziativa editoriale – con l’omonima rivista e la casa editrice -, e curatoriale, e che oggi giunge ad una nuova tappa. Dopo l’apertura del Basement, spazio espositivo che ha inaugurato nel 2012, i Cura. approdano a Milano, nella Fonderia Artistica Battaglia, nel quartiere attorno a Via Stilicone dove si trovano gallerie importanti come Lia Rumma e il temporary space di Zero.. per fare qualche esempio.
IL NUOVO SPAZIO
“Orfano” di Peep-Hole, l’associazione, chiusa nel 2016, che fu di Bruna Roccasalva, Vincenzo De Bellis e Anna Daneri, il quartiere ritrova così la presenza di uno spazio indipendente grazie al nuovo progetto di Cura. che andrà ad abitare, in una sorta di passaggio di testimone, proprio gli ambienti che furono dei predecessori. Si chiamerà Kura., la nuova venue che apre al pubblico il 5 luglio. “La cosa più appassionante è il fatto di trovarci in una fonderia in cui gli artisti possono avvicinarsi alla produzione del bronzo, sperimentare e spesso cimentarsi con un materiale che non hanno mai approcciato”, continuano i fondatori che curano, su invito, peraltro mostre e progetti a livello internazionale in fondazioni, spazi indipendenti e gallerie. L’evento di apertura si chiama Grand Opening (Summer Rhapsody), chiarendo fin dal debutto l’intenzione di dare attenzione alla generazione di artisti nati a cavallo dei primi anni ’80. La selezione avverrà grazie anche ad un board di artisti e curatori, tra cui David Reinfurt (Dexter Sinister), Lorenzo Benedetti (Kunstmuseum St. Gallen), Luís Silva e João Mourão (Kunsthalle Lissabon), Samuel Leuenberger (SALTS Birsfelden).
L’OPENING
A battezzare lo spazio saranno una mostra e una grande festa: in esposizione le opere di Mitchell Anderson, Davide Balula, Anna-Sophie Berger, Louis Fratino, Nancy Lupo, Mélanie Matranga, Caroline Mesquita, Adrien Missika, Martin Soto Climent e un intervento site-specific di Roberto Coda Zabetta. Ma come dialogheranno lo spazio di Roma e quello di Milano? Basement continuerà ad esistere. Sì, ci spiegano i curatori, invitati a partecipare anche alla rubrica “Talk Show” su Artribune Magazine numero 44, dove spiegano il proprio rapporto con Milano, e che chiariscono: “la programmazione di Milano affiancherà quella in corso a Roma dal 2012. Si tratta di contesti diversi ma crediamo sarà interessante metterli in relazione in un percorso coerente”.
-Santa Nastro
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