Bellezza Bruttezza
Mostra d’arte estiva della Valle dei Pittori. A Santa Maria Maggiore una sorprendente ed inedita esposizione in grado di sovvertire credenze sui canoni estetici.
Comunicato stampa
“Chiedete a un rospo cosa sia la Bellezza, il Bello, To kalon! Risponderà che è la femmina della sua specie, con due grandi occhi rotondi e sporgenti dalla testolina, un muso largo e piatto, ventre giallo, dorso marrone.(...) il bello è relativo e ciò che è decente in Giappone, è indecente a Roma e ciò che è di moda a Parigi non lo è a Pechino...” (Encyclopédie Universelle curata da Voltaire).
Da anni Santa Maria Maggiore, capoluogo della Valle dei pittori, ospita nel periodo estivo esposizioni temporanee degne di nota e in grado di richiamare appassionati d'arte anche da luoghi lontani.
Per rendere onore alla secolare tradizione artistica di questa valle piemontese (proprio in questo Borgo Bandiera Arancione del Touring Club Italiano sorge l'unica Scuola di Belle Arti attiva in tutto l'arco alpino, una perla rara che organizza costantemente corsi – anche in questa estate – rivolti ad ogni età ed ogni appassionato, dal fumetto all'acquerello), il Comune di Santa Maria Maggiore, grazie al prezioso contributo della Fondazione Comunitaria del VCO, proporrà nell'estate appena iniziata una mostra diffusa dal titolo emblematico, “Bellezza Bruttezza - VIAGGIO NELLE IMMAGINI E NELL’IMMAGINARIO DEL TERRITORIO”.
“L'intelligente ed insolita rivisitazione della pittura vigezzina, uscendo dai consueti canoni, è merito e frutto della ricerca e della cura della dott.ssa Monica Mattei, responsabile dell'ufficio cultura e turismo del nostro Comune – precisa il Sindaco di Santa Maria Maggiore, Claudio Cottini – e vuole anche portare l'attenzione del pubblico sulla Scuola di Belle Arti “Rossetti Valentini”, temporaneamente commissariata nella persona di Giacomo Bonzani, per contribuire ad un appassionato rilancio di questa perla alpina”.
Si tratta di un progetto espositivo che presenta una serie di peculiarità originali. La base di partenza di ogni riflessione è sempre il territorio, questo lembo di Piemonte proteso verso la Svizzera e circondato dall'area selvaggia più ampia di tutta Europa, il Parco Nazionale della Val Grande, che quest'anno festeggia i suoi 25 anni di vita.
In particolare “Bellezza Bruttezza” investiga la storia artistica della Valle Vigezzo, l’approfondimento di tematiche e autori che consentiranno al visitatore la comprensione e conoscenza della Valle dei Pittori. La mostra renderà più attiva e consapevole la riflessione sull’arte grazie ad un allestimento che “obbligherà” il visitatore ad esprimere giudizi davanti alle opere e a giustificarli utilizzando criteri oggettivi o soggettivi.
La mostra sarà, come anticipato, diffusa: le sedi espositive saranno infatti la Scuola di Belle Arti “Rossetti Valentini” (dove saranno allestite mostre a rotazione legate al tema principale), il Centro Culturale Vecchio Municipio (che ospiterà la sezione di paesaggistica), il Museo dello Spazzacamino (con le opere dedicate al lavoro dell’uomo), la Casa del Profumo Feminis-Farina (qui l'allestimento temporaneo de “La bella e la Bestia”).
Le opere apparterranno a forme d’arte differenti: quadri, fotografie, oggetti d’arte e varie tematiche. Saranno presenti i “magnifici sette” della pittura vigezzina (Cavalli, Fornara, Rastellini, Ciolina, Peretti jr., Magistris, Gennari), ma anche opere contemporanee ed estranee alla cultura figurativa.
La mostra vuole dimostrare che non esiste il bello assoluto, ma che ogni giudizio estetico è determinato, a livello soggettivo, dalla sensibilità, dal gusto personale, dalla cultura e, a livello oggettivo, da stereotipi culturali – diffusi particolarmente da tv, riviste, social network – che plasmano i gusti, senza una vera consapevolezza.
Si scoprirà così che “La signora Nicolai” di Enrico Cavalli, considerata fascinosissima fino ad oggi, può invece essere giudicata brutta dalle giovani generazioni e che il “Vaso di fiori appassiti” di Antonio Gennari, che aveva prodotto un certo clamore, viene oggi considerata un’opera tradizionale.
Sono molte le domande che il visitatore potrà porsi durante la scoperta del percorso espotivo: deve essere sempre “bella” nel senso di piacevole, cioè il contrario di “brutta”, l’opera d’arte realizzata dall’artista? Deve basarsi esplicitamente sull’armonia e l’equilibrio fra le parti, sulla perfezione dell’insieme, o può anche accogliere elementi dissonanti e perfino deformi?
Le tendenze del gusto artistico vigezzino sono, da sempre, molto legate alla pittura figurativa di stampo ottocentesco: lo slancio verso una pittura più “liquida”, più rarefatta, dettata dalle emozioni, dal “sentito” non è ancora avvenuto e molti continuano a ritenere bello ciò che è tradizionale e brutto tutto ciò che viene rappresentato il modo non realistico.
L’esposizione presenta dunque un gustoso viaggio tra le tematiche affrontate da vari artisti nel corso del tempo, con tecniche, approcci, gusti e ricerche differenti: compito del visitatore – tecnicamente indicato come “riguardante” – sarà quello di esprimersi, di fronte alle opere che vedrà, secondo la dicotomia – in realtà inesistente, come sarà spiegato dall’apparato teorico che accompagnerà la mostra – bellezza/bruttezza.
Il taglio del nastro si terrà domenica 8 luglio alle ore 17.30 al Centro Culturale Vecchio Municipio. I visitatori riceveranno al termine della visita un “cono degustazione” che li accompagnerà sino ad una delle altre sedi della mostra, la Scuola di Belle Arti “Rossetti Valentini”, dove verranno accolti con un calice e con le opere dell'esposizione. Ad attendere i visitatori vi sarà anche Antonella Marangoni, esperta di fisiognomica, che coinvolgerà i presenti con un gioco che legherà le caratteristiche dei volti alle peculiarità caratteriali di ciascuno.