Quando la sorpresa non è dentro la scatola
Un progetto integrato che racchiude quasi ogni espressione artistica (musica, poesia, film, grafica). Tranne la pittura di Fabrizio Passarella. Quella a cui ci ha abituati con le sue contaminazioni e contraddizioni dal classico al barocco, allo zen. E l’ossimoro del titolo “Retro-Phuture” è solo il primo assaggio, da The Gallery Apart, fino al 7 aprile.
In galleria s’incontra il paradosso. Immagini che sembrano pitture iperrealiste sono invece surreali ricombinazioni di fotografie, assemblaggi di figurazioni retoriche che acquistano poi dinamismo in un film senza movimento. E quella retorica diventa ironia di vecchie propagande che appartengono a un futuro retrogrado. Tutto questo è da The Gallery Apart: grandi pannelli alle pareti, eppure il cuore dell’opera è al piano di sotto.
Se ne percepisce all’inizio solo il suono, una musica indefinita che proviene dalle scale che scendono in un locale buio, dominato dai lampi di un video. È così che questa volta stupisce Fabrizio Passarella (Contarina, 1953; vive a Bologna), offrendo il suo complesso lavoro in esposizione, ma anche in una confezione che contiene per intero l’opera: musiche, video, immagini e poesie. Una scatola la cui sorpresa è nello spazio intorno.
Alessandro Iazeolla
Roma // fino al 7 aprile 2012
Fabrizio Passarella – Retro-phuture
THE GALLERY APART
Via di Monserrato 40
06 68809863
[email protected]
www.thegalleryapart.it
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